L’anno prossimo la Feralpi – neo retrocessa dalla B – giocherà ancora al Turina di Salò. Ma per il futuro “ci stiamo guardando intorno”. A dirlo è stato oggi il patron della società calcistica Giuseppe Pasini, che – nel corso di una conferenza stampa – ha fatto il punto sulla stagione appena conclusa e sulle prospettive per la società gardesana.
Uno dei nodi più rilevanti, ha evidenziato l’ex presidente di Aib, è proprio la questione dello stadio. L’imprenditore, infatti, ha definito la scelta di andare a giocare al Garilli di Piacenza un errore che – togliendo di fatto ai salodiani un forte sostegno da parte della tifoseria amica – avrebbe inciso in maniera molto significativa sulla retrocessione della squadra.
Sul Turina e su Salò, quindi, Pasini è stato chiarissimo, sottolineando che “nessuno ci ha dato una mano per l’adeguamento dello stadio” e aggiungendo di essere pronto a confrontarsi con il nuovo sindaco, in maniera aperta e “se sarà necessario faremo le valigie e ce ne andremo”.
In quale direzione? L’obiettivo è trovarsi una nuova “casa” in provincia di Brescia e “il Rigamonti non è una partita chiusa”. Insomma: la società di Pasini potrebbe cercare un nuovo accordo con Cellino o perfino decidere di scendere in campo nell’ipotesi di una cessione da parte della Loggia, nonostante i 16 milioni della perizia comunale rendano oggi quasi impossibile l’operazione.
Un ultimo inciso, Pasini l’ha fatto sull’allenatore della prossima stagione, affermando di essere pronto a confermare Zaffaroni, ma aggiungendo che il mister avrebbe diverse richieste dalla B e starebbe valutando il da farsi. Il momento della verità potrebbe arrivare già tra un paio di settimane. L’obiettivo, comunque, “non sarà quello di vincere subito il campionato, ma di crescere nel tempo”.
