🎧 Nuovo singolo per il bresciano Daniele Gozzetti, la “musa” è la ballerina Abby Silva Gavezzoli
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Nuovo – e originale – progetto per il cantautore bresciano Daniele Gozzetti. Esce ufficialmente oggi, infatti, il singolo “Blues run the game” di Jackson C. Frank, accompagnato da un video – girato tra la città (all’Ottava) e il Teatro San Carlo di Rovato – che ha come protagonista Abby Silva Gavezzoli, ballerina americana da poco trasferitasi a Brescia della compagnia Parsons Dance di New York, una delle più importanti a livello internazionale.
Un progetto che racconta un storia che dalla musica si spinge oltre attraverso la danza. La regia è di Jonathan Lee, studio Bizzle, Los Angeles.
“Non importa dove andiamo, dove siamo stati, cosa cambiamo, manteniamo o liberiamo dalle nostre vite, il blues sarà sempre lì. E’ la scialuppa su cui navighiamo per rimanere a galla in momenti difficili come quello che stiamo vivendo…È la realtà: dobbiamo semplicemente guardarla in faccia e accettarla”.
Storie di destini incrociati fra musica e danza, fra Italia e Stati Uniti, con Brescia a fare da epicentro della connessione artistica. Lui: un cantautore dall’anima rock’n’roll che si cimenta con un brano classico del songwriting americano. Lei: una ballerina professionista americana di successo trasferita per amore in Franciacorta.
A unirli nell’ispirazione, il trasporto di una canzone: “Blues run the Game”, celebre pezzo di Jackson C. Frank, pubblicato per la prima volta nel suo eponimo disco d’esodio e poi interpretato, fra gli altri, da artisti del calibro di Simon and Garfunkel, Nick Drake, Counting Crows e Mark Lanegan. Un incontro quasi casuale, quello fra Daniele Gozzetti e Abby Silva Gavezzoli, da cui ha preso forma in maniera estremamente istintiva e spontanea il loro personalissimo, luminoso atto di “umana resistenza” al buio del lockdown.
IL PROGETTO
Abby ricerca un proprio vocabolario espressivo che affonda le radici nello stile atletico e dinamico tipico della compagnia Parsons Dance di New York, fra le più riconosciute a livello internazionale, di cui fa parte dal 2002; Gozzetti completa la seconda metà di questo insolito duetto personalizzando con delicatezza il brano: nell’arrangiamento insegue un crescendo di intensità senza però mai snaturarne il feeling originale. Alla chitarra acustica in fingerpicking, imprescindibile marchio di fabbrica dell’epoca in cui uscì la canzone (1965), si aggiungono strofa dopo strofa la chitarra di Paolo Cavagnini e il pianoforte di Max Comincini – entrambi bresciani – e l’armonica, suonata dallo stesso Gozzetti. Il videoclip è la sintesi del loro viaggio: la musica scandisce i sinuosi movimenti del corpo, la danza amplifica le atmosfere evocate della musica, ritmo e plasticità scorrono all’unisono mentre il bianco e nero si tinge via via di nuovi colori.
“Al contrario di come avviene solitamente, il progetto non nasce come videoclip per dare un volto alla canzone, ma inizia tutto dalla danza. In particolare, da quel senso di solitudine contenuto nel testo che viene immediatamente accostato al periodo particolare che stiamo vivendo” raccontano Gozzetti e Gavezzoli. “Da qui l’esigenza di guardare oltre, di trovare, attraverso la creazione e l’arte, un modo per resistere e andare avanti, usando il corpo e la danza per esprimere la ricerca di un sottile filo di speranza”.
Recentemente trasferitasi a Brescia dopo una vita passata negli States, per Abby Silva Gavezzoli questo nuovo progetto ha un valore quasi catartico: “Ho sempre provato nostalgia per un periodo della storia americana che non ho mai vissuto, ovvero la scena della fine degli anni ’60 e dei primi anni ’70, in particolare quella legata alla musica folk. Un giorno mentre ascoltavo la stazione radiofonica di Joni Mitchell è partita la canzone ‘Blues run the game’ e ho sentito un’immediata connessione con i sentimenti evocati da questo stile così minimale eppure così potente, che riflette la solitudine di questo momento. Avevamo appena iniziato il secondo lockdown e tutto ciò che era da poco ripreso nella mia vita di tutti i giorni era stato nuovamente sospeso: una sensazione che purtroppo ci era già familiare, ma stavolta ancora più difficile da accettare. Sono abituata a ballare con gli altri e soprattutto per gli altri, ‘creare’ oltre che una necessità è diventato un antidoto…Il riarrangiamento e le aggiunte musicali realizzate Daniele trasportano la canzone in una nuova dimensione che si sviluppa su un livello più dinamico, per poi adagiarsi delicatamente verso il finale.
L’idea alla base del video è stata quella di cogliere, attraverso le riprese di una performance dal vivo, i momenti di quello stesso processo creativo, in cui turbinano e si sviluppano idee che poi via via evolvono, si contaminano fra loro per assumere nuove forme. Proprio come accade nella vita: un costante work in progress”.
Abby Silva Gavezzoli: chi è
Nata a New Orleans, a 18 anni si trasferisce a New York City per studiare danza all’Università Marymount Manhattan College focalizzandosi nella danza classica e nelle tecniche moderne di Martha Graham, Jose Limon e Paul Taylor. Dopo aver conseguito la laurea in performance e danza, Abby lavora per 16 anni con la compagnia Parsons Dance come ballerina e insegnante. Con la compagnia ha ballato nei teatri di danza contemporanea più importanti al mondo. Come aiuto coreografa ha realizzato buona parte del repertorio della compagnia stessa. Ha inoltre ballato per 7 anni al Metropolitan Opera di New York City in opere come Aida, Don Giovanni , Rigoletto e altre ancora. Dopo un percorso formativo e professionale di così alto livello a settembre 2018 si è trasferita in Italia con la famiglia, dove continua la collaborazione con la Parsons Dance Company e conduce stage e laboratori coreografici.
Daniele Gozzetti: chi è
Classe 1973, di Paderno, ma nato a Orzinuovi, Daniele Gozzetti è un “cantautore e musicista di Franciacorta, legato alla mia terra di cui molto m’importa, pronto a ripartire ad ogni luna storta per avventure d’ogni sorta”. Dopo gli esordi legati alla scelta del dialetto come linguaggio espressivo, la svolta avviene con “Dani Goz”, titolo del terzo disco ma il primo completamente in italiano, prodotto dall’etichetta indipendente Violapop Records e uscito nel 2009, preceduto da una serie di aperture in acustico ai concerti di Omar Pedrini. Nel gennaio 2013 pubblica il video della canzone “PCB”, trasmesso sia da Rai Tre nel programma “Ambiente Italia” che da Corriere.tv. All’inizio del 2015 esce il nuovo lavoro che comprende il cd “In balia di forze oscure” e il fumetto “A Milano”, con disegni di Paolo Zingarelli. L’avventura discografica riprende a fine 2017, con il singolo “Cosmic”, che apre idealmente la strada a un nuovo corso artistico fatto di collaborazioni e sperimentazioni di cui “Blues run the game” rappresenta sia un punto d’arrivo che di (ri)partenza.
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