Le mamme di Collio incontrano il Prefetto: paura per i nostri figli, troppo vicini ai profughi
Lunedì una delegazione di mamme di Collio è arrivata in città per incontrare il prefetto Valerio Valenti. Le mamme hanno puntato il dito contro il rappresentante locale del governo per aver “messo in pericolo i loro figli” con l’invio dei 19 richiedenti asilo nella frazione di San Colombano, residenti da un paio di settimane all’hotel Il Cacciatore, a pochi metri di distanza dall’entrata delle scuole elementari di Collio.
Tanta era la preoccupazione che le mamme hanno raccontato di essere andate personalmente, e in automobile, a portare e prendere i propri figli, per paura che questi venissero in contatto con i richiedenti asilo.
Una preoccupazione che il Prefetto, durante l’ora e mezza di incontro con le mamme, ha tentato di fugare spiegando loro come funziona la questione dei migranti: “Ho spiegato loro che i cittadini sono i primi responsabili della sorveglianza e che in un piccolo paese devono segnalare ogni anomalia ai carabinieri competenti – ha raccontato Valenti al Corsera di Brescia – Nel corso dei giorni valuteremo la situazione. Le istituzioni devono essere aperte verso i cittadini: se 2mila mamme avranno le stesse preoccupazioni lavorerò di notte per ascoltarle”.
La risposta però ha convinto solo in parte le mamme che, all’uscita dall’incontro hanno commentato: “Il Prefetto è stato disponibilissimo, ma i profughi devono andarsene: continueremo la protesta”.
Intanto, mentre la protesta di mamme e residenti non accenna a placarsi, sabato 19 settembre il “coordinamento antirazzista e antifascista della Valtrompia” salirà a San Colombano per raggiungere i migranti e festeggiare insieme a loro.