Nel fine settimana saranno 100 giorni esatti che il 38enne Manuel Cantoni, padre di due bimbe, non dà sue notizie.
Manuel – dopo la separazione e un’aggressione subita – aveva lasciato Collio per trasferirsi a Bovegno da una zia. Era dipendente di un’azienda che si occupa di distribuire bombole d’ossigeno ad anziani e soggetti con difficoltà respiratorie. Venerdì 2 agosto era andato regolarmente al lavoro, ma a casa non era mai tornato.
Il suo furgone era stato trovato sul ciglio della strada, poco fuori dall’abitato di Bovegno, il 5 agosto. All’interno c’era ancora il suo marsupio, ma mancavano portafoglio e cellulare. Il telefonino sarebbe stato utilizzato nei giorni successivi. Il messaggio inviato dalla madre la sera della sparizione, infatti, sarebbe stato visualizzato su Whatsapp nella mattinata del 3 agosto, alle 10.26 (dunque qualcuno lo ha riacceso in quel momento). Inoltre lo smartphone sarebbe stato localizzato nelle ore successive nella zona di Ponte San Pietro, lungo la strada che collega Bergamo a Lecco.
LE IPOTESI SULLA SCOMPARSA DI MANUEL CANTONI
Le ricerche di Manuel proseguono e i carabinieri hanno aperto un’indagine per sequestro di persona (attualmente a carico di ignoti). Al momento non è comunque esclusa alcuna ipotesi, comprese quelle dell’allontanamento volontario (Manuel ha un trascorso difficile e – secondo alcune fonti – avrebbe già fatto perdere le proprie tracce in passato, ma mai per più di un paio di giorni) e dell’accadimento drammatico. La speranza di familiari e amici è che il 38enne faccia avere al più presto sue notizie. Chiunque abbia informazioni utili è pregato di contattare le forze dell’ordine.