Referendum, Morgano e Girelli (Pd) lanciano l’appello per il sì
In vista del voto referendario di domenica 4 dicembre l’eurodeputato PD On. Luigi Morgano e il Consigliere Regionale Gian Antonio Girelli lanciano un appello al voto per il SI’.
On. Luigi Morgano: “Il vittoria del Si al referendum ha un significato che va oltre i confini italiani. Come giustamente ha richiamato più volte il Presidente del consiglio Matteo Renzi, la vittoria del SI’ rafforza la struttura delle istituzioni garantendo maggiore solidità democratica e di governo. È evidente che rendere l’Italia più autorevole ha un effetto importante sugli equilibri europei. Soprattutto quando si ha la necessità di negoziare condizioni economico finanziarie migliori o di far valere la propria voce e le proprie posizioni. Sul fronte italiano l’ampio dibattito e la serrata campagna elettorale dimostrano in ogni caso che una necessità di cambiamento forte esiste ed è diffusa. La mia personale visione è che, ancora una volta va colta la sfida scommettendo su una riforma che indubbiamente prova in maniera significativa a migliorare e rendere più efficace ed efficiente la formula di governo. ”
Gian Antonio Girelli: “Sul fronte regionale la riforma porta un netto passo avanti rispetto al passato sistemando e riorganizzando un settore ampio e complicato come quello delle competenze delle regioni. È noto che i conflitti di attribuzione fra Stato e Regioni, oltre a causare un enorme costo per i cittadini, sono fonte di ampi problemi di governo e di gestione dei territori. Oltre a porre un chiaro e virtuoso riordino di questo settore, la riforma introduce forme maggiori di autonomia per quelle regioni con i bilanci in ordine secondo una premialità innovativa e spesse volte evocata. Anche le comunità locali, sempre più in difficoltà in questi anni a garantire ai cittadini i servizi e la presenza necessaria, avranno modo di riorganizzare sul territorio i livelli istituzionali ammodernandoli e rendendoli più a misura delle comunità e partendo proprio dalle comunità stesse. Per questi, come per altri motivi che mi convincono della necessità di riorganizzare meglio il funzionamento delle istituzioni, pur rispettando chi la pensa diversamente da me, voterò con la testa e con il cuore e non con la pancia.”