▼ Lugana Doc, il maltempo taglia il 30% della resa
È un conto amaro quello che il Consorzio di Tutela del Lugana Doc si trova a fare a vendemmia in corso e dopo le condizioni di maltempo che già in primavera e poi ancora in estate hanno colpito i vigneti del territorio di produzione.
Secondo le stime rese note dal Consorzio in un’ottica di trasparenza che punta alla tutela e alla valorizzazione della denominazione, con l’obiettivo di far comprendere anche ai consumatori le difficoltà affrontate dai produttori, le rese di uva avrebbero subito un calo del 30%.
“In una fase di complessità vendemmiale che coinvolge diverse regioni vitivinicole italiane, che hanno dovuto fronteggiare sia avversità atmosferiche che fitopatologiche, diventa sempre più importante comunicare al mercato le previsioni vendemmiali nella maniera più trasparente possibile, a tutela della Denominazione e della qualità del prodotto” sottolinea Fabio Zenato, presidente del Consorzio di Tutela Lugana Doc.
“Siamo sempre più convinti – continua Zenato – che un comparto maturo, serio, debba necessariamente accettare la sfida della trasparenza, perché solo in questo modo si è in grado di far comprendere ai consumatori le difficoltà della produzione vitivinicola, resa oggi ancor più problematica a causa di fenomeni intensi, talvolta molto estesi, alla luce delle gravi mutazioni climatiche”.
“Ritengo sia arrivato il momento – evidenzia Edoardo Peduto, direttore del Consorzio Lugana Doc – di fare delle scelte coraggiose nei confronti del mercato, azioni possibili grazie ad un costante lavoro di squadra e condivisione degli obiettivi da parte di tutta la filiera. Questo tipo di iniziative rientrano in una precisa visione di lungimiranza nell’ambito delle attività di tutela e vigilanza messe in atto per preservare ed aumentare la credibilità della filiera nel tempo. Un comportamento il nostro apprezzato anche dagli enti pubblici, coinvolti a vario titolo nelle politiche vitivinicole, nel quale hanno ravvisato la modalità appropriata di perseguire, da un lato, la tutela e il pregio della Denominazione, e dall’altro, di informare gli stakeholders del mercato, consentendo agli enti preposti di fornire un supporto concreto alle nostre imprese”.