🔴 Teleriscaldamento, A2A conferma: prezzo bloccato anche a inizio 2023
A2A Calore e Servizi, visto il perdurare della situazione di criticità legata alla volatilità dei mercati energetici, ha deciso di intervenire nuovamente anche nel primo trimestre dell’anno 2023 a favore dei propri clienti dei territori di Milano, Brescia e Bergamo, continuando a mantenere bloccata, fino al 31 marzo 2023, la componente del prezzo del teleriscaldamento legata al PUN (Prezzo Unico Nazionale) – che valorizza l’utilizzo del calore generato da fonte non fossile – a 200,721 €/MWh (valore ‘congelato’ di inizio 2022 e che nel mese di dicembre ha superato mediamente i 300 €/MWh).
Qualora il valore mensile del PUN, nel trimestre di riferimento, risultasse inferiore, verrà comunque applicato il valore reale stabilito dal Gestore del mercato elettrico. Si stima che questa misura, totalmente volontaria, permetterà un risparmio medio di circa 144 euro per famiglia-tipo nel solo primo trimestre dell’anno rispetto al tradizionale riscaldamento a gas.
Legge di bilancio 2023: riduzione dell’IVA sul teleriscaldamento
All’interno della manovra del Governo è stato inserito un importante intervento a sostegno del teleriscaldamento che prevede l’applicazione dell’IVA ridotta al 5% per i consumi del primo trimestre 2023 (gennaio-febbraio-marzo) equiparando il trattamento già previsto per il riscaldamento a gas. A2A Calore e Servizi informa che le fatture emesse nel mese di gennaio 2023 saranno riferite solo ai consumi fino al 31 dicembre 2022, riportando le aliquote IVA fino a ora applicate.