🔴 Massetti (Confartigianato): sì agli aiuti, ma la politica pensi anche ai servizi
Servono misure concrete di sostegno su energia e credito, la burocrazia deve calare, ma la politica deve pensare anche ai servizi. A lanciare l’appello alle istituzioni è stato ieri sera il presidente di Confartigianato Eugenio Massetti, che – con il segretario regionale Carlo Piccinato e il facente funzioni bresciano Giuseppe Amici – ha fatto il bilancio dell’ultimo anno di attività della più grande associazione imprenditoriale della leonessa. Un appuntamento ospitato dalla tenuta Acquaviva di Travagliato e concluso con una cena a cui hanno preso parte numerosi rappresentanti delle istituzioni: dal prefetto al questore, dal sindaco di Brescia a numerosi parlamentari.
I numeri dell’organizzazione parlano chiaro. Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale conta 15.600 associati (+2%), dà lavoro a circa 180 persone distribuite su 15 mandamenti e opera con 31 categorie (l’ultima nata è l’Ict). “Siamo la quarta organizzazione italiana dopo gli aggregati di Vicenza, Cuneo e Marche: pochi anni fa eravamo la decima”, ha sottolineato con orgoglio Piccinato, passando poi a fare la fotografia del difficile quadro internazionale. “Le piccole e medie imprese – ha aggiunto – hanno dimostrato grande resilienza, il problema è fino a quando potranno continuare a farlo di fronte a prezzi di energia e gas che sono quattro volte quelli di pochi mesi fa e a prospettive per il 2023 (tra guerra, ripresa della Cina, stretta di crediti e investimenti) non certo rosee”.
Amici, quindi, ha annunciato che nel 75esimo anno dalla sua fondazione (datata 1948) Confartigianato Brescia si è dotata di un logo rinnovato (“Confartigianato imprese sostenibili”) ed elencato le iniziative principali per il nuovo anno: dal gemellaggio con Bergamo per la ciclovia della cultura a una nuova puntata dello speciale televisivo Linea Verde, dalla partecipazione alle fiere all’ormai storico appuntamento di Librixia (che tornerà a fine settembre), passando per la questione della formazione, con l’avvio di diversi corsi multidisciplinari. Non solo. “Una delle priorità – ha detto – sarà il tema del Welfare aziendale, su cui abbiamo deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione nella convinzione che per il futuro sarà sempre più centrale nella vita delle imprese”.
Massetti (che è anche presidente lombardo e vicepresidente nazionale vicario), quindi, ha puntato l’attenzione sull’indagine Cawi (5mila gli inviti a partecipare mandati agli associati) effettuata da Confartigianato Brescia. “Le principali criticità indicate dai nostri associati – ha detto – sono il costo dell’energia, la burocrazia e la difficoltà a trovare personale. E una cosa, su questo, va detta con chiarezza: la politica dei respingimenti non è adeguata: le nostre aziende hanno bisogno di manodopera straniera, altrimenti chiudono”. Nonostante le preoccupazioni per il futuro, però, nel 2023 le imprese intendono continueranno a investire per personale, macchinari e tecnologie. Ma le richieste al governo non mancano, dall’estensione della flat tax al rifinanziamento del fondo per le Pmi, passando per premi di produttività detassati. E ancora: la semplificazione burocratica, la riduzione del cuneo fiscale, il potenziamento del sistema di supporto creditizio e via dicendo.
A domanda sulle imminenti elezioni regionali e comunali, infine, Massetti ha posto l’accento sul fatto che “con il Pirellone c’è vicinanza da anni, ma le misure devono essere più dimensionate sulle Pmi (che sono il 92% del totale) e serve più attenzione alle infrastrutture, alla viabilità e ai servizi: i treni sono quasi una barzelletta e in alcune zone, come la Valsabbia, siamo indietro di decenni sul fronte dei collegamenti. La competitività – ha concluso il presidente di Confartigianato – non passa solo dai contributi, ma anche da un sistema in grado di valorizzare e non penalizzare le attività economiche”.