🟢 Solidarietà, Area12 e i benefattori 3V uniti per sostenere il doposcuola di Bimbo Chiama Bimbo
Almeno 30mila euro. E’ questo l’obiettivo minimo – fissato dall’associazione Bimbo Chiama Bimbo (attiva in città da 23 anni) per realizzare un nuovo sogno: quello di una tensostruttura nella sede dell’associazione in cui fare gratuitamente doposcuola e integrazione per decine di bambini delle elementari.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente di Bimbo Chiama Bimbo Ignazio Di Fazio nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta ad Area31, in via Reggio – è ampliare il progetto di aiuto compiti per i ragazzini dai 6 ai 10 anni. Da sempre siamo un luogo di integrazione, in cui bimbi italiani si integrano con gli stranieri e quelli con difficoltà sociali o economiche con chi è più fortunato”.
Concretamente, negli spazi dell’associazione (in via Fontane 27), verrà allestita entro un paio di mesi una struttura provvisoria di circa 200 metri quadrati, che ospiterà stabilmente – alle 15 alle 17.30 – una 15ina di volontari e una 30ina di piccoli segnalati dalle scuole o direttamente dalle famiglie. Una 60ina i volontari impegnati nel progetto, a cui si aggiungono un centinaio di studenti del liceo classico Arnaldo.
Per concretizzare il sogno un aiuto concreto è arrivato da Area12 / OkSchool (che ha messo a disposizione la struttura) e – ha spiegato il padrone di casa, Nicola Orto – da un gruppo di anonimi imprenditori (23 amici) chiamato 3V, che negli anni hanno sostenuto a suon di decine di migliaia di euro diversi progetti solidali della leonessa. Stavolta, i benefattori hanno organizzato un “Charity party” in via Reggio con quote di partecipazione dai 25 euro per persona e dai 250 per i partner. “Sono fiduciosi di andare ben oltre i 30mila euro”, ha sottolineato Orto. E stando alle attese i partecipanti all’evento potrebbero essere “tra i 600 e i 1000”.
“Un progetto che fa bene alla città e al quartiere di Casazza”, ha sottolineato il presidente del comitato di quartiere Luca Pomarici.
“Ogni volta rimango stupito dalla generosità che caratterizza molti imprenditori del nostro territorio”, ha quindi aggiunto il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, “non è scontato che qualcuno, continuando a produrre ricchezza, scelga di restituire alla comunità parte della propria fortuna. Ogni soldo consegnato a Bimbo Chiama Bimbo, poi, è ben collocato. E noi siamo con loro. Anche perché è importante investire sul futuro e contrastare la denatalità creando le condizioni concrete che permettono alle famiglie di costruire progetti di vita. Questa”, ha concluso il sindaco, “è un’iniziativa emblematica”.