▼ Grandinata del 26 agosto, Del Bono: servono risarcimenti per tutti i Comuni colpiti

“I comuni di Cazzago San Martino, Coccaglio, Erbusco e Rovato – spiega Del Bono – hanno immediatamente formulato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale a Regione Lombardia e, insieme alle altre amministrazioni comunali colpite, si sono subito attivati per raccogliere tutte le segnalazioni dei gravissimi danni a edifici, mezzi e colture sulla piattaforma RaSDa”.

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Grandinata a Rovato, foto dai lettori

Questa mattina, durante il question time del Consiglio regionale, il vicepresidente Emilio Del Bono ha presentato un’interrogazione a risposta immediata in merito alla richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale effettuata dai comuni della provincia di Brescia che lo scorso 26 agosto sono stati colpiti da una grandinata di straordinaria intensità.

“I comuni di Cazzago San Martino, Coccaglio, Erbusco e Rovato – spiega Del Bono – hanno immediatamente formulato la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale a Regione Lombardia e, insieme alle altre amministrazioni comunali colpite, si sono subito attivati per raccogliere tutte le segnalazioni dei gravissimi danni a edifici, mezzi e colture sulla piattaforma RaSDa”.

“A quanto pare, però, secondo quanto risposto dal sottosegretario Mauro Piazza per conto della giunta, non ci sono i presupposti per richiedere il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale – fa sapere il vicepresidente – e Regione Lombardia sta valutando il risarcimento per gli interventi più urgenti solo per alcuni comuni, tra cui Erbusco e Lozio, mentre nulla è stato detto riguardo ai comuni di Cazzago San Martino, Coccaglio e Rovato”.

“Rispetto alle segnalazioni dei danni – spiega Del Bono, riportando la risposta della giunta regionale – la Regione non ha proceduto alla richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, in quanto lo stato di sintesi regionale ha evidenziato segnalazioni, attraverso il sistema RaSDa, per la provincia di Brescia, di 4mila euro per l’assistenza alla popolazione, poco più di 189mila euro per interventi urgenti e poco più di 230mila per interventi di riduzione del rischio. Gli altri danni evidenziati riguardavano interventi dilazionabili”.

“Comprendo le ragioni formali di tale risposta per quanto riguarda lo stato di calamità, ma per quanto riguarda i risarcimenti, continuerò a seguire da vicino l’evolversi della situazione e solleciterò ulteriori risposte da parte della giunta, affinché tutti i comuni possano ricevere l’aiuto necessario per fronteggiare i danni subiti” conclude Del Bono.

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