🔴 Pd tra Regionali, Politiche e Loggia, ma i posti non bastano
Anche per il Partito democratico è arrivato il momento di decidere le candidature per le prossime elezioni politiche. Ma la situazione appare decisamente complicata in vista di quella che – stando ai sondaggi – potrebbe essere una sconfitta pesante.
Difficile dire quanti saranno i seggi “sicuri” per Roma. Il Pd conta oggi quattro posti tra Bergamo e Brescia, che – con il taglio dei parlamentari – potrebbero ridursi complessivamente a tre (uno dei quali riservato a una donna).
La leonessa, insomma, può garantire un solo candidato e il pensiero va innanzitutto all’uscente Alfredo Bazoli (che, dopo il voto, si giocherà anche la possibile elezione al Csm). L’altro nome che ricorre è quello di Gianantonio Girelli, espressione dell’attuale maggioranza del partito a livello provinciale e lettiano da sempre. Sul fronte femminile, invece, l’uscita di scena di Marina Berlinghieri (che, pur avendo chance di conferma, ha deciso di fare un passo indietro) potrebbe riaprire le porte del parlamento a Miriam Cominelli (deputata dal 2013 al 2018 ed esponente della cosiddetta sinistra interna). Ma non è affatto detto che il terzo posto utile vada a una bresciana.
Di certo, in questo quadro – nonostante le voci riportate da qualche giornale – il sindaco uscente Emilio Del Bono ha poche possibilità di tornare a Roma. I posti non ci sono. Inoltre, secondo legge, Del Bono dovrebbe dimettersi entro sette giorni dal decreto di scioglimento delle Camere (datato 21 luglio): una scelta che sarebbe difficile da accettare per molti. Infine, come noto, le uscite pubbliche del sindaco sono da tempo concentrate contro la Regione, che sarebbe la vera ambizione del primo cittadino.
In questo contesto, però, vanno chiarite le posizioni di molti, che potrebbero essere collocati in posizioni con qualche chance per Roma o rientrare in corsa per le Regionali, dove i posti certi saranno due (Del Bono più una donna, forse Cominelli), con la possibilità di conquistarne eventualmente un terzo. Chi saranno i candidati forti? Cosa farà Girelli se non dovesse centrare l’elezione in Parlamento? La Valcamonica reclamerà con forza un posto (in questo caso il nome è quello di Pier Luigi Mottinelli)? Quale ruolo avrà l’assessore Federico Manzoni se non dovesse diventare il candidato della coalizione per la Loggia? Il segretario provinciale Michele Zanardi cercherà nuovi sbocchi? Le domande sono tante. Per le risposte bisognerà attendere almeno ottobre.