▼ Chiude la sede della Banca d’Italia a Brescia, Girelli: scelta incomprensibile
Fa discutere, a Brescia, la notizia dell’annunciata chiusura della sede della Banca d’Italia in città, in Corso Martiri della Libertà.
Nell’ambito della riorganizzazione territoriale, infatti, i vertici dell’istituto hanno annunciato l’intenzione di dismettere la struttura della leonessa (una delle due a chiudere in Italia, ma molte altre subiranno “razionalizzazioni”), destinando il personale (32 persone) ad altre sedi. I sindacati hanno però annunciato una dura battaglia sulla decisione.
Brescia, lo ricordiamo, fu anche la città d’origine di Guido Calvi, governatore della Banca d’Italia dal 1960 al 1975 e ministro del tesoro dal 1989 al 1992.
“La notizia della paventata chiusura della sede bresciana della Banca d’Italia – commenta in una nota il deputato dem Gian Antonio Girelli – lascia stupefatti. E’ infatti del tutto incomprensibile come una qualsiasi azione di razionalizzazione della rete possa interessare una realtà socio economica come quella bresciana, tenendo conto che non si capiscono i parametri di questa presunta razionalizzazione che risultano del tutto incomprensibili sul piano dell’importanza strategica ed economica.
“Brescia e la sua grande provincia – continua – rappresentano con Milano, il traino della Lombardia, diventando uno dei territori di maggior sviluppo e potenzialità economica dell’Italia intera. Prima provincia Agricola e terza nel settore Industriale. Territorio che spesso e volentieri non ha avuto l’attenzione che merita, ma che sia chiaro, non può subire ulteriori impoverimenti”.
“Sarà mia premura – conclude Girelli – individuare tutti gli strumenti idonei per capire e cercare di scongiurare quello che sembra a prima vista una scelta del tutto incomprensibile. Anche il Governo e i rappresentanti bresciani della maggioranza sono chiamati ad esercitare la loro funzione affinché questo proposito venga evitato”.