Ponte di Cividate Camuno: via alle attività in primavera
CIVIDATE CAMUNO (BS) – Importanti novità in arrivo per la viabilità – e l’economia – della Val Camonica. Si è conclusa, infatti, la prima fase di verifica del Ponte di Cividate Camuno, che vedrà in primavera l’avvio dei lavori e che farà tornare pienamente operativo il ponte d’ingresso alla superstrada di Cividate Camuno, lungo la Sp345 delle Tre Valli, che da oltre due anni è chiuso ai veicoli superiori alle 100 tonnellate con gravi disagi per alcune aziende della zona.
Ad annunciarlo sono stati oggi (venerdì 6 dicembre) il presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi e il presidente di Centro Padane Srl Fabrizio Scuri, ospiti in municipio del sindaco Ciro Ballardini, che – questa mattina alle 10 – hanno tenuto un vertice, alla presenza di alcuni forgiatori interessati, per fare il punto della situazione sui tempi di messa a norma dell’infrastruttura.
“Abbiamo creato Centro Padane Srl”, ha ricordato Alghisi, “proprio per supportare la Provincia e gli enti locali nel rendere più veloci ed efficienti le attività di progettazione, i lavori sulle strade e la manutenzione straordinaria delle infrastrutture. Per questo, a settembre, abbiamo affidato alla società l’incarico di verificare l’efficienza statica del ponte, in collaborazione con i tecnici dei nostri uffici, alla luce delle nuove normative e la sua resistenza ai carichi, nell’ottica di metterlo in sicurezza per evitare tragici fatti come quelli che ci ha mostrato la recente cronaca ligure e per farlo tornare il prima possibile nella disponibilità delle aziende del territorio camuno. Alla luce degli stessi princìpi”, ha aggiunto il presidente del Broletto, “l’anno prossimo, sempre con Centro Padane, avvieremo verifiche su altri sette ponti bresciani”.
“Quello di Cividate non è un intervento facile”, ha precisato Scuri, “perché sulla struttura, ogni anno, transiteranno a regime circa 600 carichi eccezionali – dalle 108 alle 260 tonnellate – e perché dell’opera, realizzata negli anni Ottanta, non è reperibile oggi nemmeno il progetto realizzativo originale. I nostri tecnici guidati dall’ingegner Roberto Salvadori”, ha continuato il numero uno di Centro Padane, “hanno svolto un ottimo lavoro e hanno unito alle tecniche classiche (campionamenti, rilievi e analisi sui materiali) tecnologie innovative come il rilievo laser-scanner 3D per fotografare la situazione”. E, in tempi veloci, sono arrivati ad individuare le necessità di intervento.
Il piano di adeguamento del ponte prevede un’ulteriore fase diagnostica sull’interno dell’impalcato (operazione oggi impossibile, perché comporterebbe la chiusura totale al traffico) e, subito dopo l’appalto, l’avvio dei cantieri in tempi strettissimi. L’obiettivo – compresi i tempi burocratici – è quello di partire con i lavori in primavera e riaprire il ponte ad ogni tipo di mezzo nell’arco di 14 mesi. Il costo degli interventi è già stato messo a bilancio da parte della provincia di Brescia, che ha messo a disposizione circa 1,3 milioni di euro.