Pallanuoto, An Brescia sconfitta dai rivali storici della Pro Recco
Tanto Recco ma anche tanta An nella quinta giornata di A1 maschile: a Mompiano, Brescia cede per 9 a 11 (0-3, 3-3, 2-3, 4-2, i parziali) davanti alla corazzata ligure, al termine di una prova segnata da qualche gol di troppo subito in parità numerica ma comunque disputata con grande ardore e con lo spirito che serve per creare più di un problema al team meglio attrezzato al mondo. L’inizio è di marca recchelina ma la generosità e la determinazione di Presciutti e compagni non vengono scalfiti dalla maggiore concretezza degli ospiti: la squadra di Sandro Bovo crea tanto ma, sotto la porta avversaria, non è incisiva, e le (grandi) qualità del Recco fanno il resto. Dopo il primo intervallo, l’efficacia dei biancazzurri comincia ad emergere e, per tre tempi, si può dire che la gara si sviluppi sui binari dell’equilibrio (9 a 8, il punteggio escludendo la prima frazione). Come anticipato, a pesare sono le reti prese dall’An – a uomini pari -, nel primo quarto; una volta corretta la misura, i padroni di casa, con la determinazione e la generosità di sempre, danno vita a una notevole prestazione, con un Marco Del Lungo da applausi su Ivovic e su Di Fulvio, con capitan Presciutti puntuale a suonar la carica dalla prima linea, con Giacomo Cannella che regala qualcosa anche allo spettacolo (nel secondo tempo, ottimo il dribbling con gol sopra la testa di Massaro), e poi tutto il gruppo sempre propositivo e battagliero.
«Abbiamo concesso troppi gol in parità e troppe espulsioni in ripartenza – analizza la sfida, coach Bovo – ma questi sono errori correggibili ed è per questo che la fiducia nei miei ragazzi è aumentata anche dopo questo risultato negativo: la squadra mi è piaciuta tanto, abbiamo lottato su ogni pallone, contro una formazione zeppa di campioni, abbiamo retto il confronto nell’uno contro uno. Insomma, la convinzione è cresciuta, sono sempre più certo che possiamo fare molto bene. In ogni caso, la sconfitta non fa certo piacere, i gol di Mandic hanno fatto male ma, ripeto, oggi i segnali positivi sono stati tanti».