Confartigianato a Palazzolo, la “piccola Manchester” diventata casa dell’innovazione
Una metamorfosi quella che ha trasformato Palazzolo sull’Oglio e i comuni limitrofi nel tempo: dalla seta ai bottoni, dal cemento e dal cotone, alla meccanica e all’innovazione. Analizzati 15 Comuni compresi nel bacino dell’Oglio bresciano dove da Rovato a Rudiano, passando da Palazzolo a Urago, si contano ancora 11mila imprese, di cui oltre 3mila artigiane (il 30,1%), senza dimenticare i vicini di casa bergamaschi presi in considerazione (4 limitrofi: Castelli Calepio, Grumello del Monte, Telgate e Palosco) si arriva a 13mila realtà imprenditoriali, di cui 4.268 artigiane. Proprio Palazzolo sull’Oglio, che veniva definita “la piccola Manchester bresciana”, detiene ancora il primo posto per numero di imprese: 545, seguita da Chiari con 494 e Rovato con 486 e un peso dell’artigianato ancora sopra alla media provinciale. Presenza chiave, dopo il settore delle costruzioni e dei servizi alla persona, rimane la fabbricazione di prodotti in metallo, correlato al polo della meccanica, e quello della confezione di articoli di abbigliamento (fabbricazione di bottoni, in particolare) correlato al tessile, a conferma che, nonostante i cambiamenti produttivi, dovuti all’accentuata selezione d’impresa degli ultimi anni, resiste qui l’anima e il saper fare degli imprenditori, se pure “brillano” meno rispetto al passato. Le imprese del comune di Palazzolo che operano proprio nella fabbricazione dei bottoni sono le protagoniste rappresentando il 39% delle imprese dell’intera provincia. È quanto emerso dallo studio presentato in occasione dell’incontro per le celebrazioni dei 70 anni di Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale tenutosi ieri (martedì 7 maggio) a Palazzolo sull’Oglio, realizzato con il patrocinio del Comune e dal titolo: “Dalla piccola Manchester bresciana, al Polo della meccanica e dell’Innovazione” presso il Teatro Sociale. Un’occasione particolare, come ha ricordato all’apertura dell’incontro il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti la recente scomparsa del presidente di Mandamento locale di Confartigianato il noto e amato imprenditore titolare della Implast Giuseppe Vezzoli. Ha portato il suo saluto il sindaco Gabriele Zanni prima degli interventi di Eugenio Massetti e del presidente di Confartigianato Bergamo Giacinto Giambellini che ha colto l’occasione per rilevare la specializzazione produttiva in questa area proprio nel settore della fabbricazione dei bottoni dove Bergamo è in testa alla classifica nazionale con 57 imprese artigiane (13 a Grumello del Monte, 12 a Castelli Calepio e 9 a Chiuduno). Sul tema della trasformazione del contesto economico del territorio è intervenuto poi Marco Bonari, giornalista e storico locale e Alberto Vezzoli, amministratore PDH Palazzolo Digital Hub che ha confermato testimoniato il passaggio e la crescita della digitalizzazione e delle nuove tecnologie, sempre più opportunità, confermata dalla crescita dal rafforzamento delle imprese registrate nell’erogazione di servizi informativi, produzione di software che rispondono alla crescente domanda di tecnologie digitali.
Dati diffusi e realizzati per l’occasione dall’Osservatorio di Confartigianato Lombardia e presentati dalla dott.ssa Licia Redolfi se da un lato hanno confermato anche in questa parte del territorio un’incisiva selezione dal 2019 a oggi (con -541 imprese artigiane), a causa in particolar e dell’emorragia di imprese delle costruzioni e trasporto, dall’altrola connettività diffusa, la digitalizzazione che avanza e le nuove tecnologie stanno creando il mix giusto per creare opportunità. “Cogliere le opportunità – ha ribadito il presidente Massetti a chiusura dell’incontro – grazie alla flessibilità, le capacità di reali relazioni personali, di creatività tutta artigiana, contraddistingue da sempre le nostre imprese e sarà anche domani il segreto per vincere la sfida del mercato”.
L’incontro, moderato da Carlo Piccinato, segretario generale Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha visto al termine della serata la premiazione di artigiani e imprenditori, alla memoria e alla fedeltà all’organizzazione. Tra loro, alla fedeltà: Rocco Bartolo, Vittorio Benedetti, Fulvio Patelli, Franco Pedrali, Silvano Raccagni, Luigi Gianbellini, Roberto Manenti, Augusto Ministrini, Mario Cominardi, Gabrielle Almici, Emilio Bellotti, Bruno Lancini, Fausto Loda e Severino Cav. Valloncini. Alla memoria: Luciano Angoli, Giovanni Cav. Farinelli, Felice Raccagni, Angelo Bocchi, Enrico Bocchi, Gian Lorenzo Cav. Caravaggi, Gianbattista Schivardi, Carlo Manini e Luigi Marini.