Omicidio Manuela Bailo, Pasini rimane in carcere in attesa del processo
Fabrizio Pasini rimane nel carcere di Canton Mombello e non trascorrerà i giorni che lo separano dal processo ai domiciliari, nell’abitazione di un cugino, come aveva chiesto. A deciderlo sono stati i giudici deel Tribunale del Riesame, che hanno risposto negativamente alla richiesta dell’avvocato Pietro Paolo Pettenadu.
Le motivazioni della decisione verranno rese note dai giudici nelle prossime ore. Ma la certezza è che è prevalsa la tesi della pubblica accusa. Anche se a decidere qual è la verità su quanto accaduto nella notte del 28 luglio nella villetta della madre dell’uomo saranno altri giudici, nel processo di merito.
LA TESI DELL’ACCUSA
Secondo la Procura Pasini, quella tragica notte, ha ucciso Manuela Bailo tramortendola con un oggetto e poi tagliandole la gola. Lo proverebbero il referto del medico legale, per cui il corpo presenta un taglio alla carotide, e l’assenza di macchie di sangue sulle scale, che cozzerebbe con la tesi della caduta. Il movente andrebbe ricercato nella tormentata relazione tra i due, non nella banale lite per un tatuaggio. A prova di questa tesi – che porterebbe all’omicidio volontario – il pm ha citato anche il fatto di avere a disposizione ulteriori elementi, che però al momento non sono stati rilevati.
LA TESI DELLA DIFESA
La difesa continua a sostenere che si è trattato di un omicidio preterintenzionale. Pasini avrebbe spintonato Manuela al culmine di una lite per un tatuaggio con i nomi dei figli e la 35enne sarebbe caduta dalle scale battendo la testa e perdendo molto sangue. I successivi tentativi di depistaggio, con i messaggi inviati dal cellulare della giovane e gli aperitivi con gli amici, sarebbero solo il frutto di momenti di scarsa lucidità. Tanto che non è ancora escluso che l’avvocato della difesa chieda la perizia psichiatrica per il suo assistito.
OMICIDIO BAILO, GLI ELEMENTI DEL GIALLO
Gli elementi del giallo, a cui per il momento manca una risposta, sono numerosi. Vediamo di passarli brevemente in rassegna.
Dove sono i cellulari di Manuela Bailo?
Pasini ha detto di averli gettati nelle Torbiere di Iseo. Ma non sono mai stati trovati. Stessa sorte per la maglietta sporca di sangue usata durante l’omicidio: analizzarla potrebbe essere decisivo per stabilire la dinamica dell’accaduto.
Quale è il movente dell’omicidio?
Se Manuela è stata uccisa volontariamente serve un movente. Quale è? Al momento non sono noti elementi che indichino tensioni particolari dai due o, peggio, un’eventuale premeditazione di Pasini. Ma dall’analisi di telefoni e computer (alla Uil sono stati sequestrati quelli di Pasini, di Manuela e di altri colleghi) la Procura potrebbe aver trovato altri elementi.
Il taglio alla gola è precedente o successivo alla morte?
La Procura si dice sicura che la giovane sia stata uccisa con un taglio alla gola. Ma per la difesa il segno potrebbe essere successivo alla morte e legato alla permanenza del corpo della 35enne di Nave per diversi giorni in un cascinale del Cremonese. Ora si attende l’esito finale delle perizie.