Casi Beccalossi e Romele, in Fdi il clima rimane teso dopo il voto
Si è tenuta nelle scorse ore, a Brescia, la prima assemblea regionale di Fratelli d’Italia. Una scelta non casuale, per dare un segnale al partito della Leonessa dopo la burrascosa uscita dell’ex leader bresciana Viviana Beccalossi. Fdi, almeno in apparenza, è compatta intorno ai nuovi vertici. Ma l’addio della ex assessore regionale ha lasciato ovviamente qualche strascico.
Il parlamentare comasco Alessio Butti, infatti – secondo quanto riportato da Bresciaoggi – ha parlato della fuoriuscita della Beccalossi come di un “atto unilaterale che ci ha colto tutti di sorpresa, ma ce ne siamo fatti una ragione”. Mentre il deputato Marco Osnato ha sottolineato che “non è che si nasce assessori o capigruppo, le decisioni del partito vanno accettate”.
Resta poi la questione della presenza in Fratelli d’Italia dei dissidenti forzisti guidati dall’ex deputato Giuseppe Romele e dal sindaco di Bagnolo Cristina Almici. Proprio l’inserimento di quest’ultima nelle liste era stato uno dei motivi dello scontro all’interno del partito guidato da Giorgia Meloni (Beccalossi aveva appreso della notizia soltanto da BsNews.it).
Ora resta da capire se Romele prenderà anche la tessera del partito. Il coordinatore Giampietro Maffoni (che è riuscito a centrale l’elezione in Parlamento) – a domanda dei giornalisti – ha precisato che l’ex di Fi “non ha la tessera in tasca e con lui non ho avuto alcun contatto per un’eventuale iscrizione”. Ma il futuro potrebbe essere diverso e, nel caso, è difficile pensare che Romele possa entrare nel partito per restare fuori dai processi decisionali.