Cave aperte ieri nel Bresciano. Grandi: il nuovo piano non può aspettare
Sono circa 550 gli studenti delle scuole superiori bresciane che ieri hanno preso parte al Cava day promosso dall’Associazione industriale bresciana. L’iniziativa era finalizzata a promuovere una corretta informazione sulle attività estrattive, troppo spesso demonizzate a prescindere e confuse con le discariche.
L’open day ha riguardato cava Vezzola di Montichiari, Dolomite Franchi di Marone, Fassa Bortolo e Lombarda Marmi di Botticino, Euromas di Nuvolera, Edilquattro di Ghedi, Breccia Aurora di Gavardo e Carpenedolo, Gruppo Gatti di Lograto, Eredi Ventura di Rezzato e Bettoni di Rovato.
Alla Vezzola era presente anche la presidente del settore estrattivo di Aib Daniela Grandi, che – secondo quanto riportato da Bresciaoggi – si è soffermata anche sulla questione del nuovo piano cave provinciale ribadendo che “non è possibile tergiversare su questo aspetto: per le aziende è importante pianificare sotto il profilo degli investimenti e lavorare in maniera consapevole in modo da creare piani di sviluppo. La pianificazione – ha aggiunto – è fondamentale anche per la tutela dell’ambiente”.
Il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli, quindi, ha sottolineato la volontà di “andare avanti nella redazione del nuovo piano cave” ed evidenziato che “troppo spesso si guarda alle cave con ostilità, reputandole nemiche dell’ambiente e del territorio in cui si trovano, ma è importante far capire alle nuove generazioni il grande valore che un bacino estrattivo possiede per quanto concerne lavoro, innovazione, investimenti e produttività”.