Profughi utilizzati come giardinieri a Chiari, è già polemica
Da qualche ora un gruppo di richiedenti asilo è impegnato come giardiniere nella prestigiosa villa Mazzotti di Chiari. Ad annunciare la novità – secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Bresciaoggi – sono stati ieri Domenico Codoni, assessore all’ambiente, Lucia Baresi, titolare dei servizi sociali, e il consigliere comunale Vittoria Foglia.
Alcuni profughi originari del Mali e della Nigeria, infatti, sono stati impiegati – su base rigorosamente volontaria – dall’amministrazione per raccogliere rifiuti e ripulire i vialetti d’accesso alla prestiosa residenza che fu del conte Mazzotti (lì, pare, nacque la Mille Miglia). Sotto il coordinamento della municipalizzata Chiari Servizi, i 15 volontari lavoreranno ciascuno 12 ore a settimana per un intero anno, con un risparmio stimato per il Comune di circa 112mila euro.
Ma le polemiche sono già partite. La Lega – secondo quanto dichiarato dal consigliere Roberto Campodonico a Bresciaoggi – ha infatti polemizzato con il fatto che l’iniziativa “finisce per essere un costo per la collettività perché non vengono impiegati disoccupati, bensì richiedenti asilo già pagati con i fondi europei e italiani”.