Vanvitelliano, niente teleraffrescamento (per ora)
La Soprintendenza avrebbe bocciato il progetto del teleraffrescamento a Brescia proposto da A2A per portare un po’ di aria fresca nel salone Vanvitelliano di palazzo Loggia. Secondo quanto riporta il Corriere Brescia, l’ente per la conservazione dei beni artistici e architettonici avrebbe rispedito al mittente il progetto che prevedeva di utilizzare i fori tra le coppie di colonne negli angoli del salone, mettendo delle bocchette. La Soprintendenza, invece, suggerisce di passare attraverso il tetto. Non una bocciatura totale, quindi, ma la richiesta di una revisione del progetto che però allungherà i tempi di un lavoro che avrebbe già dovuto essere concluso all’inizio dell’estate.
Il teleraffrescamento proposto da A2A è in realtà una tecnologia green all’avanguardia. Si basa sul concetto di conversione del calore emanato dallincenerimento dei rifiuti in acqua refrigerata per i condizionatori utilizzando speciali macchine ad assorbimento. I primi test erano stati avviati nel 2015 negli uffici di via Malta, il buon esito aveva aiutato ad estenderli anche in altri uffici comunali per approdare nel 2017 direttamente al grande salone di rappresentanza della Loggia. Che però dovrà aspettare ancora.