Male le imprese under 35, crescono solo tatuatori e broker
Secondo il Registro Imprese elaborati dallUfficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Brescia sono 11.349 le imprese bresciane guidate da giovani con meno di 35 anni, ovvero il 9,5% delle imprese registrate. Valore questo che colloca Brescia in quarta posizione nella graduatoria regionale, ex equo con Bergamo, per presenza dei giovani nel tessuto imprenditoriale.
Donne e stranieri sono i protagonisti delle giovani imprese bresciane: quasi unimpresa giovanile su tre è guidata da donne, mentre il 24% delle imprese under 35 è condotta da stranieri.
Le attività produttive gestite dai giovani bresciani si concentrano prevalentemente nei settori tradizionali quali: il commercio (che assorbe il 21,7% delle imprese giovanili), le costruzioni (il 16,4% con 1.866 imprese), turismo con alloggio e ristorazione (12,2%), servizi alla persona (8,1%) e industria manifatturiera (7,9%).
Esercitano per la maggior parte lattività di impresa da titolare, infatti oltre sette imprese giovanili su dieci sono gestite da imprenditori individuali. Più nel dettaglio i giovani titolari gestiscono bar e ristoranti; fanno i barbieri, i parrucchieri e i tatuatori; i muratori ed i tinteggiatori; gli agenti e broker delle assicurazioni; gestiscono imprese di pulizie e manutenzione del paesaggio; conducono aziende agricole associate allallevamento di animali; vendono autoveicoli ed eseguono riparazioni; svolgono il commercio ambulante.
Nellultimo anno la base imprenditoriale giovanile si è ridotta del 4,3% corrispondenti a 505 imprese in meno. Intensa la diminuzione negli ultimi cinque anni: -21%, ovvero 3.006 imprese in meno. Gli effetti della crisi economica sono evidenti, tra il 2011 e il 2016 si è assistito ad un processo di invecchiamento della componente direttiva delle imprese bresciane. Nel 2011 circa 11,7% dei titolari o soci delle imprese era costituito da under 35, nel corso degli anni la componente si è progressivamente ridotta fino ad arrivare al 9,5% del 2016.
Landamento negativo è determinato dal crollo delle imprese di costruzioni, diminuite in un anno dell11,5% e del 46,1% in cinque, settore che continua a scontare gravi difficoltà, a cui si aggiunge la flessione dellindustria manifatturiera (-6,6% sul 2015; -32,4% sul 2011); dellagricoltura (-1,6% sul 2015; -20,2% sul 2011); del commercio (-2,2% sul 2015; -13,7% sul 2011). Più contenuto il calo nel settore della ristorazione (-2,6% sul 2015; -4,3% sul 2011) e nellaggregato degli altri servizi (-2,8% sul 2011; -15,4% sul 2011).
Nonostante la diminuzione generalizzata degli imprenditori under 35, i giovani bresciani creano nuove opportunità imprenditoriali nelle attività finanziarie e assicurative come agenti e broker delle assicurazioni (cresciuti rispetto al 2011 del 19%); sono attivi anche nei servizi di supporto alle imprese, con attività di pulizia di edifici, di cura e manutenzione del paesaggio (inclusi parchi, giardini e aiuole), di servizi di fotocopiatura e disbrigo pratiche. Anche nei servizi alla persona si rileva una certo dinamismo, in particolare nellambito delle attività di cura del benessere fisico con lapertura di centri di yoga e shiatsu, nonché nelle attività di tatuaggi e piercing.