Manifesti-parodia abusivi, Rolfi parla di simpatica provocazione, la maggioranza s’indigna
Continua la polemica per la campagna di comunicazione “Brescia la tua città europea” voluta dalla Loggia (e pagata 139mila euro a un’agenzia di comunicazione), dopo che alcuni manifesti sono stati oggetto di parodia politica con affissioni abusive e slogan del tipo: “Al maranza non si comanda”, “con le lame in via Milano” e “L’ultimo arrivato viene prima di te”. Il tutto corredato dalla scritta “Brescia la tua città giargiana”.
Dopo che la Loggia ha annunciato di essere pronta ad azioni legali contro gli autori, infatti, il consigliere leghista Fabio Rolfi- con un post sul Facebook – è intervenuto pubblicamente definendo l’iniziativa “simpatica ed efficace”, parlando di satira e aggiungendo: “In Loggia, i radical chic l’hanno presa molto male. Quindi obiettivo centrato!”.
Parole che hanno suscitato lo sdegno dei capigruppo di maggioranza, secondo cui “il commento di Rolfi mette in luce non solo la sua tolleranza ma addirittura la sua approvazione per questi atteggiamenti razzisti e xenofobi, un comportamento inaccettabile per chiunque ma che risulta ancora più grave se veicolato da qualcuno che siede tra i banchi del consiglio comunale”. Mentre il vicesindaco Federico Manzoni, su Facebok, ha definito “molto grave” la presa di posizione di Rolfi.
Di seguito riportiamo tutti i testi integrali.
IL COMMENTO SOCIAL DI ROLFI
LA REPLICA DEI CAPIGRUPPO DI CENTROSINISTRA
È estremamente grave l’uscita social di Fabio Rolfi riguardante i cartelloni comparsi in città che riprendono il brand di Brescia Città Europea per veicolare messaggi d’odio.
Definire la trovata «simpatica ed efficace» è un insulto inaccettabile non solo per la comunità bresciana tutta ma soprattutto per le comunità che abitano la zona di via Milano (prese di mira dagli insulti) e le comunità con background migratorio (attaccate con nomignoli irripetibili).
Il commento di Rolfi mette in luce non solo la sua tolleranza ma addirittura la sua approvazione per questi atteggiamenti razzisti e xenofobi, un comportamento inaccettabile per chiunque ma che risulta ancora più grave se veicolato da qualcuno che siede tra i banchi del consiglio comunale e che si è addirittura candidato a primo cittadino, per rappresentare tutta la città, compresa – forse il consigliere se ne dimentica – via Milano e le comunità con background migratorio.
Ci uniamo nel condannare fortemente le uscite del consigliere e chiediamo ai componenti della sua lista e di tutto il centro destra bresciano di prendere le distanze dalle affermazioni del consigliere Rolfi.
Ribadiamo con forza che Brescia è una città plurale e che condanna tutte le forme di odio, compreso quello razziale.
Roberto Omodei, Valentina Gastaldi, Arshad Mehmood, Francesco Patitucci, Francesco Catalano, Francesco Tomasini
IL COMMENTO SOCIAL DI FEDERICO MANZONI
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