Nave, è polemica per la nuova antenna-ripetitore alta 30 metri

È polemica a Nave per l’installazione di un nuovo traliccio alto 30 metri che, se tutto procede come da programma, sorgerà nei pressi di via Paolo VI e di via Grizzago.

L’infrastruttura ha lo scopo di supportare le antenne telefoniche utili al funzionamento dei telefoni cellulari dei cittadini e ciò è ben chiaro a chi però oggi contesta l’ennesima opera del genere sul territorio comunale. Opera che porterebbe ad accrescere i rischi di inquinamento provocato dai campi elettromagnetici, ma la cui posa soprattutto disturba per la mancanza di dialogo con la società Inwit che utilizzerà il servizio di trasmissione. Secondo quanto sostiene il sindaco Matteo Franzoni non vi sarebbe stato alcun confronto riguardo all’individuazione dell’area sulla quale porre il traliccio, di fatto non preoccupandosi dell’impatto ambientale dell’infrastruttura.

Le medesime problematiche sono state tra l’altro più volte sollevate in altri comuni della provincia bresciana, che ospita non poche antenne di analogo servizio. Si tratta anche in questo caso di un progetto parte di un piano nazionale di sviluppo tecnologico di interesse pubblico e che dunque è tutelato da una normativa nazionale che non dà alle amministrazioni comunali autonomia di azione in merito alla regolamentazione delle installazioni. Il Comune di Nave fa sapere però di aver già avanzato alcune richieste alla società, come la piantumazione di alberi a schermo della struttura che dovrà essere tinteggiata di verde. Inoltre verrà effettuato un monitoraggio costante del campo elettromagnetico a tutela della salute dei cittadini che, si garantisce, non sarà a rischio. L’amministrazione ha già previsto degli incontri con la cittadinanza per chiarire la situazione, anche se ormai questa appare già ben definita.