▼ Acque Bresciane: altri 55 milioni per progetti di economia circolare e sviluppo sostenibile
Acque Bresciane, gestore unico del servizio idrico bresciano e società a totale capitale pubblico, ha sottoscritto una linea aggiuntiva da 55 milioni di euro con un pool di banche coordinato da Intesa Sanpaolo in qualità di Sustainability Coordinator e composto da BNL BNP Paribas, Banco BPM e BPER Corporate & Investment Banking.
Il finanziamento si aggiunge alla linea di 202 milioni di euro accordata ad ottobre 2021 da Intesa Sanpaolo, CDP, BNL BNP Paribas, Banco BPM, BPER Corporate & Investment Banking e BCC Banca Iccrea.
La linea aggiuntiva di credito, finalizzata a coniugare sviluppo societario e sostenibilità ambientale, si caratterizza per essere un “Sustainability Linked Loan” con un meccanismo di pricing legato al raggiungimento di specifici obiettivi in ambito ESG, come la riduzione delle emissioni inquinanti e una diminuzione delle perdite idriche.
Inoltre, tra i principali progetti della strategia ESG del Gruppo, vi è la realizzazione di impianti con un positivo impatto ambientale, la progettazione di nuove opere e il riscatto del valore degli impianti e reti provenienti da ASVT S.p.A., Società giunta al termine della concessione e “acquisita” da Acque Bresciane nel maggio 2023.
Per Intesa Sanpaolo l’operazione è stata strutturata dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking, guidata da Mauro Micillo.
Acque Bresciane, dal 2022 società Benefit, conferma la sua natura pubblica attenta alle dinamiche di sostenibilità, oltre che al consolidamento nelle gestioni del servizio idrico integrato. Dalla sua nascita ad oggi, la Società ha registrato un incremento notevole degli investimenti passando dai 22 milioni circa del 2018 ai quasi 60 milioni del 2023.
“Il finanziamento, erogato in 2 anni, consentirà di attuare interventi in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 – ha spiegato Pierluigi Toscani, Presidente di Acque Bresciane – che prevedono progetti di economia circolare, sostenibilità ambientale, uso efficiente delle risorse e dell’energia”. Questi principi corrispondono a interventi concreti come la riqualificazione di impianti di collettamento e depurazione delle acque reflue. Per il segmento acquedotti sono previsti ammodernamenti e nuove realizzazioni, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità dell’acqua del rubinetto, incentivando comportamenti plastic free. In tema di economia circolare in primo piano il riuso dell’acqua depurata e la riduzione dei fanghi, grazie a tecniche innovative di bioessiccamento.
“Siamo costantemente vicini alle realtà del nostro territorio per accompagnarle nei loro progetti di sviluppo e di crescita in chiave sostenibile – ha commentato Michele Sorrentino, Responsabile Italian Network della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo. Questo finanziamento rinnova il nostro supporto ad Acque Bresciane permettendo la realizzazione di opere e servizi per l’intera collettività. Come Gruppo, infatti, siamo a sostegno del mondo imprenditoriale offrendo consulenza e strumenti innovativi di credito che premiano le azioni concrete in grado di migliorare il profilo di sostenibilità”.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo, guidato dal CEO Carlo Messina, è da tempo in prima linea per accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni con specifici plafond di finanziamento per privati e imprese e con un’offerta sempre più ampia di prodotti di investimento sostenibile. Tra il 2021 e il primo semestre 2024 sono stati erogati circa 59 miliardi di euro dei 76 miliardi di nuovo credito disponibile a supporto di green economy, economia circolare e transizione ecologica in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026.
Nell’ambito dell’operazione, l’assistenza legale è stata fornita dallo Studio Legale Legance Avvocati Associati (Dipartimento Energy & Infrastructure), mentre quella tecnica da Agenia s.r.l..