▼ Caos scuola nel Bresciano, “rimandati” 3.000 insegnanti supplenti
E’ caos, nelle scuole bresciane, per l’entrata in servizio di supplenti e docenti di sostegno. Parliamo di oltre 3mila persone, che ieri mattina – prima delle 8 – si sono presentate negli istituti a cui sono stati assegnati (con una comunicazione ricevuta sabato 31 agosto) per firmare la presa di servizio. Ma sono stati rimandati a casa.
Stando a quanto si apprende, infatti, pochi minuti prima gli istituti avevano ricevuto una comunicazione dall’Ufficio scolastico territoriale che bloccava la procedura. “Si invitano i dirigenti a sospendere momentaneamente la presa di servizio per ulteriore verifica delle operazioni”, così recitava il testo. Tradotto: nelle graduatorie ci sono errori e vanno subito riviste.
Ora resta da capire cosa accadrà. Per qualcuno, infatti, la ridefinizione degli elenchi potrebbe significare l’esclusione dalla cattedra oppure l’obbligo di fare ricorso alla magistratura. Per tutti coloro che arrivano da altre regioni (con l’obbligo di presentarsi il 2 settembre) e che ancora non conoscono il proprio destino, invece, significa essere costretti a restare nella leonessa in attesa di svolte.
Le proteste sono scattate subito, in diverse forme, e una piccola delegazione di docenti – con il supporto dei sindacati – si è anche presentata alla sede dell’Ufficio scolastico, in via Sant’Antonio, per chiedere spiegazioni.
L’obiettivo di tutti è quello di aver risolto l’inghippo entro il 12 settembre. Ma nelle materne gli insegnanti di sostegno inizieranno dopo domani, il 5 settembre.