Regione: via libera a legge semplificazione e a deroghe per i diesel euro 3
Al termine della seduta di questa mattina il Consiglio regionale ha approvato, a maggioranza, la legge di semplificazione 2018. Il testo (“Legge di revisione normativa e di semplificazione 2018”) contiene modifiche a diverse leggi regionali ed è stato approvato con 45 voti favorevoli e 31 contrari.
“Lo scopo – ha spiegato la relatrice Francesca Ceruti (Lega)- è uno snellimento sia formale che sostanziale delle leggi già vigenti, negli ambiti istituzionale, economico, territoriale, sociale e sanitario”. Tra gli aspetti oggetto di revisione, le norme legate agli incentivi e ai contributi alle imprese erogati con l’intento di ridurre le procedure di delocalizzazione. E’ previsto uno snellimento burocratico per permettere ai cittadini di accedere a correttivi e bandi riguardanti l’attivazione di servizi informativi e digitalizzati venendo informati direttamente e tempestivamente da Regione Lombardia. Un altro articolo riguarda l’incompatibilità delle cariche dell’Organismo Regionale Anti Corruzione e un altro colma un vuoto normativo inerente l’annullamento del Piano di Governo del Territorio dei Comuni interessati da un procedimento della Magistratura.
“Numerosi sono anche gli articoli che hanno la finalità di meglio tutelare un comparto fondamentale come quello agricolo-forestale-venatorio”, ha chiarito ancora la relatrice Francesca Ceruti. In particolare, in ambito venatorio vengono anticipati i tempi per effettuare l’esame finalizzato all’ottenimento del tesserino e dell’abilitazione a cacciare, esame a cui sarà possibile accedere prima del compimento del 18° anno di età, che resta in ogni caso il requisito anagrafico minimo per poter poi esercitare l’attività venatoria. Inoltre viene abolito il vincolo dei 55 giorni di caccia annui e viene estesa la possibilità di cacciare la volpe nei comprensori alpini anche nel mese di gennaio (oggi è già possibile solo nelle zone di pianura).
“Una legge che -secondo l’Assessore Davide Caparini– interviene sulla tutela agricola forestale, sullo ‘stop’ alla delocalizzazione delle nostre imprese e sull’armonizzazione di leggi regionali con quelle statali in chiave di miglioramento di efficienza amministrativa“.
Nelle dichiarazioni di voto, hanno espresso il loro parere contrario il capogruppo PD, Fabio Pizzul (una “serie di provvedimenti estemporanei, mentre la semplificazione vera dovrebbe essere quella procedurale”) e che ha lamentato il mancato accoglimento delle proposte avanzate dal suo gruppo sull’ulteriore penalizzazione delle aziende che, dopo aver preso contributi, delocalizzano all’estero, e sull’estensione dei contributi per i genitori separati alle coppie di fatto.
Per il M5Stelle è intervenuta Monica Forte, la quale ha sottolineato fra l’altro la mancanza di “una reale pratica di ascolto e condivisione durante il lavoro preliminare nelle Commissioni”.
Al testo sono stati presentati molti emendamenti, di cui solo 24 sono stati approvati.
A margine dell’esame della legge, il Consiglio ha approvato anche quattro ordini del giorno. Il primo di essi, d’iniziativa del PD (primo firmatario Raffaele Straniero) ha come obiettivo la semplificazione dei criteri e dei regolamenti che si applicano alle sagre e alla manifestazioni fieristiche minori, mentre il secondo, sempre del PD (primo firmatario Samuele Astuti) invita la Giunta a costituire una cabina di regia interassessorile, aperta agli Enti locali e alle associazioni di categoria, per snellire le procedure e il carico normativo.
Approvati anche due ordini del giorno della Lega. Con il primo (a firma Floriano Massardi) si chiede di tenere annualmente non meno di quattro sessioni d’esame per l’abilitazione all’esercizio venatorio. A proposito di ambito venatorio, il Consiglio ha respinto gli emendamenti proposti da Matteo Piloni (PD) e Niccolò Carretta (Lombardi Civici Europeisti) con i quali si tentava di abrogare la norma sulla cacciabilità delle volpi.
Con l’ultimo ordine del giorno (primi firmatari Roberto Anelli e Riccardo Pase, Lega) si chiede infine alla Giunta di definire per il futuro ulteriori deroghe al blocco della circolazione per i diesel Euro3. Le deroghe, si chiede, dovrebbero riguardare le persone con oltre 65 anni di età e i veicoli appartenenti a persone con ISEE inferiore ai 20.000 euro.