Affondo del sindaco
Parla poche volte, ma quando lo fa sfodera un orgoglio da bresciano vero. Interviene a difesa della sua politica, dei fatti finora compiuti, dei progetti in cantiere e delle scelte che più hanno fatto discutere nei suoi primi mesi di mandato, bonus bebè su tutte. Ancora una volta ribadisce la bontà della filosofia che distribuisce mille euro alle sole famiglie bresciane che hanno avuto un figlio, e motiva la scelta compiuta parlando di merito: «La cittadinanza in tutto il mondo dà diritto a qualcosa di più, non a qualcosa di meno. In questi anni s’è avuto un occhio di riguardo per gli stranieri, che non ha pagato e non sta pagando. Noi assicuriamo uguaglianza a tutti nelle politiche di sostegno, ma diciamo che bisogna dare qualcosa in più a ha dato qualcosa in più alla nostra città. So che alcune associazioni cattoliche fanno politica in un certo modo e non ci daranno mai la loro collaborazione. Ma altre mi stupiscono davvero. Le vecchie politiche ci hanno consegnato via San Faustino, via Battaglie e il Carmine così come sono oggi: questa è la città che non vogliamo. Aggiungo che è sbagliato portare gli immigrati in piazza e soffiare sulla cenere, facendogli chiedere diritti in una città dove hanno ricevuto un’accoglienza che non ha eguali. La verità è che servono regole e atteggiamenti che rendano la convivenza accettabile. Con il bonus bebè non abbiamo tolto nulla a nessuno. Abbiamo dato una cosa in più ai cittadini italiani. In tutto il mondo essere cittadino di quel Paese ti dà uno status in più».
E poi le infrastrutture, secondo Paroli ancora più necessarie in periodo di crisi anche perchè dice «noi il tema della crisi l’abbiamo anticipato». Dunque avanti sulla strada che porterà al palazzetto dello sport, alla sede unificata degli uffici comunali, forse al nuovo stadio e al parcheggio sotto il colle Cidneo. A2A: Paroli accoglie l’invito della Lega di tentare di abbassare le tariffe ai bresciani e confida la missione che ha affidato a Zuccoli: «Evitare che i bresciani sentano nostalgia di A2A. Siamo riusciti a portare a Brescia la direzione calore e teleriscaldamento: è un passo, non sufficiente. Servono altri passi perchè A2A abbia il cuore tecnologico e industriale a Brescia».
Infine un commento sull’opposizione alla sua Giunta: «Mi aspettavo e mi aspetto un’opposizione diversa visto che l’atteggiamento della maggioranza è diverso dal passato. Su grandi decisioni la giunta ha accolto emendamenti di maggioranza e opposizione: una cosa che non accadeva da dieci anni. Vedo le ricette presentate dall’opposizione e mi fa sorridere che vengano dichiarate "aperte". Di solito è la maggioranza che "apre" all’opposizione».
a.c.