Pasticceria Veneto regina d’Italia, ma on line prevalgono i no
Nemo propheta in patria. Il detto reso celebre dalla tradizione latina, ma riportato nei Vangeli (che lo attribuiscono direttamente a Gesù) appare particolarmente adatto al caso della pasticceria Veneto di Brescia. La guida del Gambero Rosso, infatti, la incorona da anni come la migliore pasticceria d’Italia e Iginio Massari è diventato ormai una star della cucina. Anche i clienti – come ovvio – non mancano, ma i critici nella leonessa sono numerosi.
Basta leggere i commenti agli articoli pubblicati da BsNews.it e ai post di Facebook sulla nostra pagina ufficiale per rendersene conto. I Mi piace sono centinaia, così come le considerazioni degli utenti. Ma queste ultime – un po’ a sorpresa – sono in prevalenza negative.
BsNews.it, infatti, ha analizzato il tenore dei commenti pubblicati in calce ai post e dai dati è emerso che soltanto il 21 per questo di questi è positivo ed esprime soddisfazione/convinzione per il riconoscimento ottenuto dalla pasticceria Veneto. Il 28 per cento, invece, dà giudizi neutrali (non dando giudizio o citando altre realtà che sarebbero di pari livello). Mentre più del 50 per cento – anche se il dato non ha valore scientifico – si dimostra critico. Tra le obiezioni la più frequente è quella dei prezzi, giudicati eccessivi, ma diversi esprimono anche perplessità sulla qualità (“c’è di meglio”) e qualcuno evoca anche l’estetica della pasticceria.
Invidia? Eccesso di zelo? Oppure semplicemente conoscenza migliore del posto e della concorrenza? Ai lettori la sentenza.
Tra le altre pasticcerie bresciane citate nei post elenchiamo: Pasticceria Cruber di Manerbio, Pasticceria Principe di Chiari, Forneria Coccoli di Botticino Sera, forneria Giuradeo di Botticino Mattina, Forneria Ferrarini di Mompiano e Pasticceria Cozzaglio di Calcinato.