▼ Brambilla chiama Morelli: ecco la sezione bresciana degli animalisti di Leidaa
A Brescia ha fatto il suo debutto ufficiale Leidaa, il movimento animalista guidato a livello nazionale dall’ex ministro Michela Vittoria Brambilla. La presentazione è avvenuta sabato, al Caffé della stampa di piazza Loggia, alla presenza della nuova presidente locale, l’ex assessore cittadino Roberta Morelli.
Laidaa Brescia (l’acronimo sta per Lega italiana per la difesa degli Animali e dell’Ambiente) ha già raccolto i dieci soci necessari per fondare un nuovo circolo e presto aprirà la nuova sede in via 25 Aprile 18, in città.
“L’Associazione – informa una nota – si propone di creare una nuova coscienza collettiva, rendendo effettivi i principi di rispetto e cura soprattutto verso i più deboli e indifesi per affermare i diritti degli animali e promuovere una cultura antispecista, per migliorare la qualità della vita e per sostenere concretamente le tematiche che guidino ad una consapevole cultura ambientalista”. Tra le finalità pratiche si segnalano “l’abolizione dell’utilizzo degli animali nei circhi, la chiusura degli zoo tradizionali, l’abolizione degli allevamenti di animali da pelliccia, l’abolizione degli allevamenti intensivi, l’abolizione della macellazione rituale, l’abolizione della vivisezione e la promozione del vegetarianesimo e del veganismo”.
Per Brescia, invece, le prime priorità definite da Morelli sono quelle di richiamare la sindaca Laura Castelletti affinché dia corso al programma di mandato sugli animali, partendo dai due punti chiesti dalla lista “Brescia 2030 Morelli per Castelletti”. Il primo è quello di definire aiuti per i nuclei a basso reddito per il pagamento delle spese veterinarie (magari con il supporto dell’extragettito A2A), mentre il secondo chiede di costituire un Nucleo di tutela animali del corpo di Polizia locale.
“Un altro punto qualificante – si legge nella prima nota ufficiale – è il censimento delle colonie di gatti sia nella città di Brescia che in provincia. Le colonie sono tutelate dalla legge, possono essere residenti anche su terreni privati e vanno segnalate come in tante altre città italiane attraverso l’apposizione di cartelli che a Brescia non ci sono. Inoltre i volontari devono poter accedere liberamente alle colonie per procedere con ATS alla sterilizzazione e per portare cibo. All’Iveco e alla Pietra ci sono due situazioni terribili alle quali bisogna porre rimedio. Altra situazione che riguarda ambiente e animali – prosegue il testo – è la pratica di tagliare alberi nel periodo vietato dalla PAC e cioè dal 15 marzo al 15 agosto. Quest’anno è stato sistemato l’argine del Garza a Mompiano con abbattimento di alberi e cespugli e la conseguente eliminazione di nidi e di uccellini. Il lavoro è stato fatto a giugno, senza tener conto della nidificazione. Stessa situazione in via Vittorio Emanuele II dove a giugno è stato abbattuto un grosso albero pieno di nidi”.
Leidaa, infine – proseguendo in un elenco particolarmente ambizioso – si propone di promuovere progetti nelle scuole, sensibilizzare la cittadinanza sul tema della pulizia dei parchi, richiamare i proprietari di cani all’educazione (su deiezioni e necessità di guinzaglio), fare una convenzione con le Guardie zoofile per controllare meglio le aree verdi, contrastare “gli accumulatori seriali di animali che ci sono stati segnalati in alcuni Comuni della Provincia”, consegnare cibo a canili e gattili in difficoltà.