▼ “La Provincia non deve pagare 71 milioni”: sentenza dopo 22 anni sul depuratore di Visano
La Provincia di Brescia festeggia per una sentenza che evita di mandare in “fallimento” l’ente. Il Tribunale di Brescia, infatti, ha stabilito ieri che l’ente non dovrà pagare i 71 milioni richiesti dall’ex gestore per il depuratore zootecnico di Visano.
L’impianto di trattamento rifiuti, depurazione e cogenerazione (costato 14 milioni di euro) era entrato un funzione nel 199, ma nel 2003 era finito sotto sequestro. L’ex gestore Vstr, quindi, aveva chiesto un maxi risarcimento alla Provincia per gli anni di mancato utile. Ma i giudici gli hanno dato torto, condannandolo anche a pagare 400mila euro di spese legali e consulenze.
Il depuratore non è mai stato più riattivato, anche per l’opposizione dei privati. Ma la sentenza potrebbe ora riaprire le porte al progetto di rilancio, con la trasformazione dell’area in un parco fotovoltaico.
IL COMUNICATO INTEGRALE DELLA PROVINCIA
La Provincia di Brescia comunica che, con sentenza n. 3551 in data 30.08.2024, il Tribunale di Brescia, in accoglimento delle difese svolte dalla Provincia, assistita dall’Avv. Prof. Alessandro Benussi, previo accertamento della risoluzione della Convenzione stipulata in data 30.11.1999, con la quale la Provincia di Brescia affidava in concessione al Raggruppamento di Imprese per il tramite della società VSTR srl la custodia e gestione dell’impianto di trattamento di rifiuti, depurazione e cogenerazione sito nel Comune di Visano e di proprietà della Provincia stessa, ha respinto la domanda risarcitoria svolta dalla società VSTR per la somma di euro 71.346.780.
Il Tribunale ha altresì condannato la società VSTR al pagamento a favore della Provincia di Brescia delle spese legali per la somma onnicomprensiva di euro 309.901,03, nonché il rimborso delle spese per l’assistenza tecnica per la somma di euro 88.961 oltre accessori, e di spese per la consulenza tecnica d’ufficio anticipate dalla Provincia stessa nel corso del giudizio.
La sentenza rappresenta un primo punto fermo nella lunghissima diatriba relativa alla gestione dell’impianto di trattamento e depurazione sito nel Comune di Visano, che è stato oggetto di un contenzioso tra le parti a partire dal 2002, quando il GIP presso la Procura della Repubblica di Brescia autorizzava il sequestro preventivo dell’impianto per il superamento dei limiti tabellari dello scarico in corpo idrico.
L’impianto veniva successivamente dissequestrato in data 17.07.2003, ma non è stato più riavviato, nonostante la formale offerta di riconsegna a VSTR da parte della Provincia in data 26.01.2018, sulla quale pende oggi altro contenzioso.
La pendenza della causa aveva peraltro impedito all’Amministrazione Provinciale di destinare l’area e il relativo impianto ad essere utilizzati e riconvertiti per lo smaltimento dei reflui civili, per i quali è stato necessario avviare la costruzione nelle aree limitrofe di un nuovo impianto a servizio del territorio.
La pronuncia rappresenta pertanto un elemento di significativa novità, in quanto da un lato manda esente la Provincia da ogni pretesa risarcitoria e le consentirà di ottenere il pagamento della parte soccombente VSTR dei costi del complesso e lungo giudizio, e dall’altro l’accertamento incidentale circa l’avvenuta risoluzione della Convenzione aprirebbe la possibilità all’Amministrazione di disporre del sito e della relativa area.