▼ Elezioni provinciali, il 29 la nuova resa dei conti: ecco cosa sta accadendo
Il 29 settembre sindaci e consiglieri comunali (solo loro, trattandosi di un ente di secondo livello) voteranno per eleggere i rappresentanti del nuovo consiglio provinciale. La presidenza non è in discussione, perché Emanuele Moraschini è stato eletto nel gennaio 2023 (le votazioni di presidente e consiglio sono, secondo legge, sfasate) e rimarrà in carica fino al 2027. Tutto il resto, però, sì.
Attualmente, lo ricordiamo, la maggioranza di Palazzo Broletto si regge su un accordo tra centrodestra e centrosinistra (Moraschini era stato indicato da Fdi, con il benestare anche del Pd), che alle ultime elezioni hanno ottenuto otto consiglieri ciascuno. Ma l’asse politico – come dimostra la distribuzione delle deleghe – pende verso destra.
Ora resta da capire come le votazioni di giugno (con diversi Comuni dell’Ovest passati a destra e altri al centrosinistra) incideranno sugli equilibri. Nel voto ponderato, è doveroso precisarlo, all’espressione di ogni rappresentante delle istituzioni viene attribuito un valore numerico diverso a seconda del numero degli abitanti del Comune. Tradotto, il voto di un consigliere di Paitone vale decine 50 volte in meno di quello di un consigliere della città. E il voto di tutti i consiglieri della Loggia pesa come quello dei 90 paesi più piccoli… (a questo link le tabelle ufficiali della Provincia con i coefficienti).
In campo ci sono ancora due sole liste: il centrodestra e un centrosinistra esteso che va da sinistra italiana ai renziani (assenti, come sempre, i grillini). Le previsioni dicono che potrebbe finire ancora in pareggio (otto a otto). Ma in quel caso chi prenderà più voti avrà le deleghe più pesanti e comunque i giochi non sono chiusi, perché – guardando i numeri e le tabelle – in entrambi i fronti c’è chi evoca il sorpasso sugli avversari e chi teme la sconfitta.
Di certo le liste con i nomi si stanno completando. Il centrosinistra esteso di Territorio bene comune dovrebbe schierare otto esponenti del Pd (Andrea Curcio, Fabio Capra e Diletta Scaglia per la città, mentre per la provincia – oltre al neosindaco di Mairano Filippo Ferrari e al clarense Maurizio Libretti – si ipotizzano Anna Faita, Elena Zanardini, Maurizio Libretti e Patrizia Concari), mentre Sinistra Italiana dovrebbe avere tre candidati (Sergio Aurora, Laura Alghisi e Angela Tomasso) e i castellettiani potrebbero essere due (Francesco Patitucci e l’uscente Giampiero Bressanelli). A completare la lista Andrea Ratti per Italia Viva e Suela Plaka per Azione.
Il centrodestra (Progetto Futuro) sta invece ancora discutendo degli equilibri. Di certo Forza Italia dovrebbe puntare sugli uscenti (Paolo Fontana e Caterina Lovo, ma tra i candidati dovrebbe esserci anche il lenese Ermanno Udeschini), mentre per Fdi si fanno i nomi dell’uscente Daniele Mannatrizio e di Nini Ferrari (Loggia). Più complicata la partita nella Lega (divisa tra sistiani e non, e a serio rischio di non riuscire a confermare i quattro seggi uscenti, che rischiano addirittura di dimezzarsi se al dunque dovesse mancare qualche voto), dove l’unica certezza pare essere oggi quella di Fabio Rolfi. Tra i nomi che circolano ci sono anche quelli di Agostino Damiolini (sindaco di Concesio) e Marco Togni (sindaco di Montichiari), Gabriella Pe (consigliere a Rovato e moglie del presidente di Acque Bresciane Pierluigi Toscani), mentre la segretaria Roberta Sisti rimarrà fuori e sono in dubbio Alberto Bertagna, Renato Pasinetti e – in apparenza senza motivo – l’uscente Giacomo Zobbio, che ha le deleghe a Trasporto pubblico locale e Autostrada della Valtrompia. Potrebbero completare l’elenco del centrodestra, quindi, il sindaco di Ospitaletto Laura Trecani (oppure l’uscente Daniela Benedetti, sempre in quota Lombardia Ideale, il movimento che fa riferimento ad Attilio Fontana e, nel Bresciano, a Giorgio Maione) e l’ex renziana Daniela Edalini (in una nota che trovate integralmente di seguito Italia Viva ribadisce che “l’annunciato ingresso della coalizione di centro-destra della Consigliera uscente, Daniela Edalini, rappresenta una iniziativa personale, che di fatto la pone al di fuori della Comunità Provinciale di Italia Viva”).
I seggi saranno allestiti il giorno 29 settembre, dalle 8 alle 20, al CFP Zanardelli di Brescia.
IL COMUNICATO DI ITALIA VIVA
La Direzione Provinciale di Italia Viva, su proposta del Presidente Gianbattista Groli, ha designato all’unanimità Andrea Ratti quale candidato per le Provinciali, raccogliendo anche l’indicazione di liste civiche del territorio; Andrea Ratti, Consigliere Comunale di Orzinuovi, già Sindaco di quel comune per dieci anni, già Vice Presidente e Capo di Gabinetto della Provincia, è una candidatura autorevole e qualificata che vuole porsi a servizio delle esigenze dei Comuni, a cominciare dalle nuove amministrazioni di carattere civico, ed intende rappresentare nella lista “Territorio bene comune” le istanze relative allo sviluppo economico, al sostegno alle industrie e all’occupazione ed a un forte impulso per la realizzazione delle infrastrutture tra cui la realizzazione dell’Autostrada della Valtrompia, l’ampliamento della quarta corsia dell’autostrada Brescia-Padova, l’eliminazione del pedaggio previsto per la Corda Molle, nonchè l’avvio di nuove soluzioni trasportistiche per il Garda e la Valsabbia e per l’accesso alla città di Brescia, la realizzazione del Depuratore del Garda secondo la Mozione Sarnico, lo sviluppo sostenibile dell’Aeroporto di Montichiari ed il completamento degli investimenti del ciclo idrico senza pregiudiziali ideologiche; su tali temi l’impegno di Italia Viva sarà quello di favorire un accordo unitario anche con la lista di centro-destra, garantito dal Presidente Provinciale che, come è noto, è stata votato unitariamente.
La Direzione Provinciale di Italia Viva ha altresì preso atto delle dimissioni dall’incarico Enti Locali di Massimo Otelli, incarico che viene riassunto dal Presidente Ginbattista Groli, ed ha ribadito che l’annunciato ingresso della coalizione di centro-destra della Consigliera uscente, Daniela Edalini, rappresenta una iniziativa personale, che di fatto la pone al di fuori della Comunità Provinciale di Italia Viva.