▼ Capriolo, accoltella il suo spacciatore di coca: arrestato 42enne italiano |*AGGIORNATO
Un italiano di 42 anni, residente a Capriolo, è finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio e rapina. Secondo i giudici, infatti, avrebbe aggredito a colpi di coltello il giovane spacciatore che lo riforniva di cocaina senza preoccuparsi di poterlo uccidere.
I fatti risalgono alla notte tra il 10 e l’11 giugno. Stando a quanto si apprende, il 42enne aveva dato appuntamento al 27enne albanese nella zona industriale di Capriolo, in via Liguria, nelle vicinanze di Autodemolizione Pollini. Tra i due sarebbe dovuto avvenire il consueto scambio droga-denaro. Invece l’italiano ha improvvisamente estratto un coltello (con lama di 17 centimetri), colpendo il giovane ripetutamente al collo. Colpi che avrebbero potuto essere letali. Poi – lasciando il pusher a terra nel sangue – gli ha sottratto la cocaina e 350 euro, dandosi alla fuga.
Al termine delle indagini, ieri, il 42enne è stato arrestato. Il 27enne, invece, era stato portato in ospedale in gravi condizioni, ma cosciente. Alle forze dell’ordine aveva riferito di essere stato rapinato da uno sconosciuto, ma gli investigatori – anche attraverso le targhe – sono risaliti al vero aggressore. L’arrestato aveva invece dichiarato di non voler uccidere l’albanese, ma di averlo ferito soltanto per sottrargli soldi e droga.
IL COMUNICATO INTEGRALE DEI CARABINIERI
Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Chiari, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Brescia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un italiano di 42 anni, ritenuto presunto autore di tentato omicidio e rapina.
L’attività di indagine, avviata a seguito del ferimento di un 25enne di nazionalità albanese avvenuto la notte tra il 10 e l’11 giugno in via Liguria, ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del presunto autore, nella cui disponibilità è stata trovata l’arma bianca utilizzata quella notte.
Collocato sulla scena del crimine in orario compatibile con l’aggressione dai lettori targhe del comune di Capriolo e dal proprio cellulare, nel corso dell’indagine si appurava che l’aggressione è scaturita nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti.