▼ Giada drogata prima di essere buttata dal cavalcavia? Emergono nuovi indizi

Sembra avanzare l'ombra più pesante - quella della premeditazione - sul 38enne Andrea Favero, il camionista veneto che nella notte del 29 maggio ha ucciso la 33enne bresciana Giada Zanola, con cui condivideva anche un figlio di 4 anni.

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Giada Zanola, foto da Facebook

Sembra avanzare l’ombra più pesante – quella della premeditazione – sul 38enne Andrea Favero, il camionista veneto che nella notte del 29 maggio ha ucciso la 33enne bresciana Giada Zanola, con cui condivideva anche un figlio di 4 anni.

Come noto, Giulia ha perso la vita cadendo da un cavalcavia vicino a casa (Vigonza, Padova) e finendo sulla sottostante autostrada, dove poi è stata travolta da diversi mezzi. Ma l’ipotesi degli investigatori – anche per la difficoltà fisica di sopraffare un essere umano e farlo cadere di sotto da quel preciso punto, dove la rete è piuttosto alta – è che la giovane sia arrivata in quel luogo già priva di conoscenza.

A sostenere questo sospetto sarebbero arrivati, oltre che alcuni elementi “logici”, anche le risposte delle analisi del medico legale, secondo cui nel corpo della vittima sarebbero state trovate tracce di Benzodiazepine. In casa, poi, sarebbero state trovate due confezioni della stessa sostanza e ad acquistarle in farmacia sarebbe stato proprio Favero su prescrizione del medico curante. Giada, invece, non aveva alcuna prescrizione medica di quel tipo. Inoltre aveva confessato a un’amica il timore di essere drogata o avvelenata.

Ora, dunque, sono stati disposti esami del sangue sul 38enne per capire se abbia assunto benzodiazepine (o se le abbia prese esclusivamente per utilizzate sulla ex).

Favero, come noto, si trova ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Sulla sua versione dei fatti gli investigatori nutrono molti dubbi. Subito dopo le indagini, infatti, l’uomo aveva tentato di depistare le indagini mandando alcuni messaggi sul cellulare della vittima (“Sei andata al lavoro?? Non ci hai nemmeno salutato!”). Quindi avrebbe confessato di averla gettata dal cavalcavia al culmine di una lite, ma le immagini di un filmato sembrerebbero evidenziare comunque diverse contraddizioni rispetto alla sua versione (peraltro non utilizzabile ai fini processuali perché rilasciata senza avvocato).

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