“Pallacanestro Brescia e coach Alessandro Magro hanno deciso, di comune accordo, che non ci sono più i presupposti per continuare il loro rapporto insieme nella stagione 2024-2025. Si ringrazia Alessandro per la serietà, l’abnegazione al lavoro, e i risultati ottenuti”.
Con queste parole, una nota ufficiale ha decretato ieri la fine ufficiale dell’esperienza dell’allenatore che negli ultimi tre anni ha regalato alla Pallacanestro Brescia due secondi posti e una storica Coppa Italia contro la Virtus.
Una separazione consensuale, “non un esonero”, arrivata pochi giorni dopo la sconfitta nei playoff contro Milano. Ma che Magro sembra aver subìto più della società guidata da Mauro Ferrari. L’allenatore, infatti, si era detto pronto a restare a Brescia, a patto di nuovi investimenti. La società evidentemente ha risposto che il progetto va oggi in un’altra direzione.
Ora per Magro si aprono diverse opzioni, compresa quella della Spagna. E Brescia è alla ricerca di un degno sostituto. I nomi che circolano sono quelli dell’ex Tortona Marco Ramondino, di Peppe Poeta (assistente di Ettore Messina all’Olimpia Milano), di Nicola Brienza e dell’ex giocatore 42enne Vasilis Spanoulis (dal 2022 al Peristeri).
Ma il timore dei tifosi è che la rottura sia prodromica a un’annata di spending review o – per dirla in italiano – di un significativo ridimensionamento delle spese, magari fuori dalle coppe europee. Nella stagione che si apre Germani è chiamata a sostituire buona parte della squadra: i rinforzi saranno al livello dei partenti? La squadra continuerà a giocare per lo scudetto? Si attendono risposte.
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