Fa discutere l’iniziativa dell’ex sindaco di Adro (oggi europarlamentare della Lega) che ha diffuso una originale versione del gioco dell’oca, con partenza dal Comune franciacortino e arrivo a Bruxelles, in cui le caselle rosse – quelle da evitare per non rischiare di essere eliminati – corrispondo a temi come la carte sintetica, il Covid, Greta Thunberg, l’utero in affitto e la comunità Lgbt che viene storpiata in “LGTBQXYZ+!?”.
Mentre nelle caselle senza penalità compaiono temi alcuni dei suoi cavalli di battaglia, come la difesa dei confini, Pontida, la dieta mediterranea e il commercio con gli Usa. Sulla scatola del gioco, inoltre, è rappresentato il volto di Lancini (candidato per il terzo mandato), con i simboli dell’Europa, della Lombardia e della sua lista. E anche per questo diversi media nazionali – che hanno rilanciato nelle scorse ore la notizia – hanno parlato di un singolare “gadget elettorale”.
Con una nota, però, Lancini smentisce la definizione, spiegando che “il gioco dell’oca di cui si fa riferimento negli articoli non è assolutamente un gadget elettorale, in quanto è stato ideato e realizzato fra settembre e dicembre 2023 (ben prima della campagna elettorale), è stato presentato a dicembre 2023 e non presenta in nessun parte del tabellone, delle istruzioni o della confezione alcun riferimento alle imminenti elezioni europee 2024; né tantomeno presenta, in alcuna sua parte, simboli di partito o inviti a votare qualsiasi partito”.
L’esponente della Lega, ancora, spiega che lo scopo del gioco è “fornire a tutti i cittadini un modo diverso per avvicinarsi alle tematiche europee, con particolare attenzione a quelle seguite dall’On. Lancini nel corso del suo mandato elettorale; il fine del gioco, come si desume dal gioco stesso, non è elettorale, ma piuttosto informativo, divulgativo e conoscitivo”. E ancora: “con il “gioco dell’oca” l’On. Lancini intende offrire, con un approccio non convenzionale ed innovativo, una visione sulle tematiche da lui seguite nelle sue commissioni di riferimento, ovviamente con un taglio innovativo e che possa andar bene ad un vasto pubblico”.
Su questo tema, conclude l’eurodeputato leghista, “ho voluto semplicemente dare a chiunque una chiave diversa per comprendere, in modo diretto e semplice, le tematiche che trattiamo al Parlamento Europeo. Ci si lamenta spesso che la politica europea sia complessa e distante dal cittadino: spero che anche con questo strumento si possano avvicinare le persone, presentando temi complicati con un taglio simpatico e immediato, anche se chiaramente ispirato ai miei valori ed ai dossier che in questi anni di mandato ho seguito al Parlamento Europeo e sul territorio”.
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