I giudici hanno convalidato l’arresto del 28enne di Pralboino che venerdì sera a Padenghe ha travolto con la sua Bmw lo scooter del 35enne salodiano Stefano Piergallini, provocandone la morte.
Il giovane – che si trova ai domiciliari – è accusato di omicidio stradale aggravato dalla guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e dall’alta velocità. Stando a quanto emerso, infatti, nel suo sangue sarebbe stato trovato un tasso alcolico leggermente superiore al consentito (0,6 contro 0,5). Inoltre a provocare la tragedia, almeno secondo la ricostruzione dell’accusa, sarebbe stata la sua condotta stradale. Ma a determinare se l’auto viaggiava troppo veloce o abbia compiuto manovre azzardate (un sorpasso vietato) saranno le perizie.
Il nome del giovane accusato, stando a quanto ricorda Bresciaoggi, è legato a uno degli episodi più tragici della storia bresciana. E’, infatti, il figlio degli imprenditori che nel 2013 persero la vita a bordo di un areo scomparso a Los Roques insieme allo stilista Vittorio Missoni e ad altre tre persone.
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