Sedici anni di carcere. E’ questa la pena che il tribunale ha comminato nei giorni scorsi a un 48enne veronese, ponendo fine a un dramma familiare che ha davvero i contorni dell’incubo.
Stando a quanto emerso, tutto sarebbe iniziato nel 2017, quando la madre della giovanissima vittima del 48enne è deceduta. Per questo la ragazzina, che all’epoca aveva soltanto 10 anni, aveva dovuto lasciare i fratelli (minori) ed era stata affidata al padre biologico. Ma l’uomo per tre anni l’avrebbe sottoposta quotidianamente ad angherie, maltrattamenti e violenze sessuali. Poi lei, a 13 anni, ha trovato la forza di confidarsi con un’amica di famiglia e denunciare.
L’aguzzino – secondo quanto riporta la stampa scaligera – è stato condannato a 16 anni di carcere (a fronte della richiesta di 15 anni della pubblica accusa), con la cancellazione della potestà genitoriale. La sua nuova moglie a 4 anni e 6 mesi per maltrattamenti (l’accusa ne aveva chiesti sei).
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