Il conto per le casse dell’ente (e dei bresciani) è salato. Ben 650mila euro. Ma la Provincia di Brescia – dopo le iniziali perplessità – ha deciso di aderire all’aumento di capitale da 30 milioni della società Catullo, che gestisce l’aeroporto di Verona e, tramite controllata, lo scalo di Montichiari.
La decisione è stata presa in extremis (la scadenza era fissata per il 10 novembre) dal consiglio provinciale, con 10 voti a favore (centrodestra e Italia Viva) e 6 astensioni (il centrosinistra, che ha sottolineato i dubbi sul piano e sulla reale realizzazione degli investimenti previsti) e un contrario (Marco Apostoli).
Contestualmente il Broletto ha varato la modifica di bilancio per finanziare l’operazione, 650mila euro appunto, che seguono ai 733mila euro pagati in occasione dell’aumento di capitale del 2021. La Provincia rimarrà dunque socia della Catullo con quote invariate (2,153%) insieme a Camera di Commercio di Brescia e ai diversi enti veronesi che controllano la società.
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