Era nascosto in una delle colonne lignee dell’organo Antegnati-Serassi del Duomo Vecchio di Brescia il prezioso documento rinvenuto durante i lavori di ristrutturazione. Si tratta di un piccolo foglio ripiegato che porta una firma e una data: 1538. Grande la sorpresa, come riporta il Giornale di Brescia, per il restauratore Paolo Mariani e per il direttore dei lavori Giuseppe Spataro.
Sul biglietto, oltre alla data, 12 aprile 1538, anche due righe: “Mi Pasì da Pasira si fat questi coloni de l’orgen del dom / El dì 12 de aprilil mili 538”. Per riuscire a decifrare il testo si è dovuti ricorrere a Barbara Maria Savy, docente di Storia dell’arte all’Università di Padova e autorevole studiosa del Romanino.
E’ plausibile, credono gli esperti, che si trattasse di un artigiano che aveva realizzato le colonne e che abbia voluto lasciare la sua firma – accanto ai nomi ben più illustri come l’organaro Gian Giacomo Antegnani e lo scultore Piantavigna – come a volte si usava all’epoca. Risulta infatti che a Passirano fossero attivi artigiani di nome Pasino.
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