Si allontana l’ipotesi di allestire un centro di smistamento dei richiedenti protezione internazionale per i profughi nella caserma Randaccio di Brescia. Dopo il netto no del sindaco Laura Castelletti all’ipotesi di utilizzare l’ex caserma di via Lupi di Toscana (e le polemiche delle minoranze), infatti, sul tavolo della prefettura è arrivata anche un’ipotesi alternativa che al momento pare praticabile.
La soluzione individuata – scartata quella dell’ex Enai di Botticino, inadatto alla funzione richiesta – è quella di un capannone di Flero. Un’opzione che appare praticabile perché si parla di un immobile di proprietà dello Stato e collocato lontano dal centro abitato.
Di certo l’imperativo è quello di fare in fretta, perché l’urgenza è quella di smistare i 180 richiedenti asilo attualmente collocati nel centro di Bresso. Nel centro bresciano dovrebbero essere indirizzate una 30ina di persone.
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