Bonardi (Fi): la Loggia istituisca un tavolo permanente sul tema casa
Con una nota, il coordinatore cittadino di Forza Italia Flavio Bonardi chiede alla Loggia di istituire un Tavolo permanente per la casa. Lo riportiamo integralmente.
IL COMUNICATO DI FLAVIO BONARDI
“In questi giorni si è dibattuto molto sul tema dell’emergenza casa. Le politiche abitative, tenendo conto delle famiglie, dei più fragili e degli studenti sono oggi più che mai un tema sul quale la politica deve porsi domande e soprattutto dare risposte concrete. Per troppo tempo si è parlato di difficoltà a trovare abitazioni per lavoratori e per studenti che vivono nella nostra città; ritengo sia necessario istituire un tavolo permanente sul tema “casa” a cui debbano partecipare il Comune di Brescia, ALER Brescia-Cremona-Mantova, Congrega della Carità Apostolica, Diocesi di Brescia e le Associazioni dei Proprietari Immobiliari.
Abbiamo bisogno di occuparci di casa a ogni livello. In questi anni la politica della casa ha rappresentato tradizionalmente un ambito minore dell’intervento pubblico in termini di impegno finanziario e soprattutto un settore caratterizzato da forte frammentazione degli strumenti utilizzati. Serve una politica organica sulla casa che sia da volano per una rinnovata centralità nelle politiche abitative e una ritrovata sinergia a livelli diversi per dare la necessaria priorità al diritto alla casa.
Per questo ci permettiamo di suggerire all’Amministrazione Comunale di istituire un “tavolo permanente sulla casa” che possa mettere al centro della discussione una politica abitativa più efficace ed efficiente, che possa avere un confronto con i proprietari degli immobili (pubblici e privati) in un’ottica di reale co-partecipazione.
Va quindi affrontato il tema in una prospettiva più ampia rispetto a quanto fatto sino ad oggi, promuovendo una strategia condivisa sull’abitare attraverso il confronto con tutti i soggetti coinvolti e che hanno la possibilità, in varie forme, di mettere a disposizioni immobili in affitto per lavoratori e studenti.
A monte della strutturazione di una politica abitativa pubblica si pone il problema della conoscenza, in termini di analisi, ricognizione, mappatura. Da qui si deve partire, per cercare concretamente di dare riscontro alle esigenze evidenziate.
E’ chiaro che l’incremento dell’offerta di edilizia residenziale può e deve essere raggiunto senza incrementare l’occupazione di suolo pubblico, partendo dal recupero e dal riuso del patrimonio edilizio esistente e dismesso. Analisi che un “tavolo permanente” potrebbe in qualche misura mettere al centro del proprio lavoro, in un’ottica di reale risposta ad un problema che deve essere preso in considerazione e affrontato nel più breve tempo possibile”.