Il timore è che non si sia trattato di un rogo “spontaneo”, ma che – dietro il nuovo incendio di Salò ci sia l’azione di un piromane. Magari lo stesso che negli ultimi anni ha bruciato diverse vetture nel territorio della confinante San Felice del Benaco. L’alternativa – altrettanto inquietante – è quella dei vandali, che un paio di settimane fa hanno devastato diverse auto.
I fatti sono inequivocabili. L’altra notte, intorno alle 4.30, i Vigili del fuoco sono intervenuti in via Bongiovanni Gratarolo (una di quelle che portano al centro e al lungolago) per spegnere le fiamme, che hanno distrutto almeno due auto posteggiate in strada. Alcune fonti indicano che il rogo potrebbe essere stato innescato dal motore di una Volkswagen, ma altre riportano che il fuoco sarebbe partito da uno pneumatico, circostanza che cambierebbe tutto. Di certo non è la prima volta che accade in zona e a confermarlo è anche un post nel grippo Facebook “Sei di Salò se”, che ha scritto: “Ci risiamo, era da gennaio che non succedeva: quando hanno bruciato la mia macchina a Campoverde e poi altre 3 davanti all’autoscuola”.
L’ipotesi più preoccupante è quella del ritorno del piromane di San Felice, un caso che nell’estate dello scorso anno – su richiesta del sindaco – era finito anche sul tavolo del prefetto. In tre anni sono decine i mezzi che sono andati a fuoco nella zona e molti dei roghi sono riconducibili alla stessa mano, ma l’autore non è mai stato trovato.
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