Anche quest’anno niente pesca all’anguilla sul Garda. Come accade ormai dal 2011 anche quest’anno il ministero della Salute ha rinnovato fino a giugno 2024 l’ordinanza che vieta la pesca e il consumo di questa specie ittica nel lago di Garda e nel basso corso del Sarca. Non c’è stata nessuna diminuzione, come sperato da pescatori e appassionati, dei valori medi di contaminazione da Pcb diossina.
I risultati degli ultimi monitoraggi – condotti dagli Istituti zooprofilattici dell’Abruzzo e Molise (Izsam) e della Lombardia e dell’Emilia Romagna (Izsler) – hanno deluso le speranze. ” Gli esiti delle analisi – si legge nel documento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale – non denotano alcuna diminuzione dei valori medi della contaminazione rispetto ai risultati del Piano di monitoraggio condotto nel periodo precedente 2015-2016″.
E’ quindi fatto divieto “agli operatori del settore alimentare di immettere sul mercato o commercializzare al dettaglio le anguille provenienti dal Garda destinate all’alimentazione umana – si legge nell’ordinanza a firma di Orazio Schillaci – in quanto contaminate da Pcb diossina simili oltre i limiti previsti dal regolamento europeo 1181/2006”. Troppi inquinanti nei sedimenti lacustri e quindi nei muscoli delle anguille.
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