La comunità di Lumezzane e il mondo imprenditoriale bresciano sono in lutto per la scomparsa di Giorgio Gnutti. A darne notizia è stato per primo il sindaco della cittadina valgobbina Josehf Facchini.
“Oggi è un giorno triste per la nostra Lumezzane e in particolare per noi del ‘Vilagio’ – ha scritto ieri sui social il primo cittadino – ci ha lasciato nella notte Giorgio Gnutti. Mi lascia attonito pensare che solo ieri eravamo in tanti ad assistere allo spettacolo sulla ‘Città ideale’, che anche grazie a lui ha visto la luce. Per una strana coincidenza, Gnutti è spirato proprio mentre le gesta sue e della sua famiglia vengono raccontate sotto forma di spettacolo proprio nella nostra amata piazzetta. In momenti come questo non esistono parole, solo dolore e raccoglimento. La nostra comunità piange uno dei suoi pilastri storici, una preghiera per lui e sincere condoglianze alla sua famiglia”.
Gnutti aveva 84 anni ed era a capo della Holding Umberto Gnutti (nel 2013 era morto l’altro pilastro del gruppo, il fratello Damiano), che ha il proprio quartier generale nel Comune di Roncadelle. Una storia imprenditoriale iniziata nel lontano 1860 con la produzione di armi bianche e proseguita nel 1946 con la Almag (stampaggio a caldo di leghe di rame, ottone e alluminio) e con una serie di acquisizioni. Oggi il gruppo conta filiali anche in America e diverse controllate (tra cui Brawo, Emmebi, Almag, Berna Ernesto, Vetramet) e quasi 700 dipendenti.
Giorgio Gnutti lascia i figli Gabriele e Umberta Gnutti Beretta, moglie di Franco Gussalli Beretta (presidente della Beretta di Gardone Valtrompia e di Confindustria Brescia).