Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha firmato nelle scorse ore la richiesta di perseguimento penale avanzata dalla Procura nei confronti di Lanfranco Cirllo, conosciuto al grande pubblico come “l’architetto di Putin” e imputato a Brescia con le accuse di contrabbando, evasione e falso in atto pubblico.
Secondo la Finanza, infatti, Cirllo – che sarebbe stato tra i costruttori della residenza imperiale di Putin a Gelendshik – avrebbe evaso il fisco per circa 50 milioni di euro tra il 2013 e il 2019, omettendo di dichiarare quanto guadagnato nonostante i suoi affari fossero prevalentemente in Italia. Il suo patrimonio complessivo – secondo alcune stime – sarebbe di almeno 150 milioni di euro e nella sua residenza bresciana, a Roncadelle, sono stati trovati ben 670mila euro in contanti. I giudici avevano anche disposto il sequestro di beni e denaro per 141 milioni, ma poi il provvedimento era stato annullato.
Nel mese di gennaio le procedure a suo carico si erano però bloccate. Cirillo, infatti, è dal 2014 cittadino della Russia, che ha negato il suo arresto. Da qui la richiesta della procura al ministro di rimuovere la condizione di improcedibilità in base all’articolo 9 del codice penale.
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