I sanitari erano stati assolti nel 2021, ma l’Asst della Franciacorta risarcirà i familiari con circa 400mila euro.

E’ questo l’epilogo della vicenda giudiziaria relativa al caso di Rosa Pesenti, 64enne di Calcio (Bergamo) che nel 2015 morì a causa di un ossicino ingerito durante un pranzo risalente a ben cinque mesi prima (19 ottobre 2014). L’osso, infatti, le aveva perforato l’esofago e quindi l’aorta, causandole un’emorragia fatale.

Secondo i familiari la tragedia si sarebbe potuta evitare se – all’ospedale di Chiari, struttura a cui la 64enne si era rivolta più volte – la donna fosse stata sottoposta ad esami più approfonditi. I familiari della donna avevano inizialmente chiesto 1 milione di euro di risarcimento.