Dàmatrà, a Rovato un cortometraggio racconta la voglia ritrovata di socialità
In occasione di Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023, la città di Rovato promuove il proprio territorio attraverso la realizzazione di un corto cinematografico dal titolo: “Dàmatrà” espressione del dialetto lombardo che significa dammi retta, ascoltami.
Dopo una prima batteria di registrazioni, il progetto entra decisamente nel vivo: venerdì 5 maggio, infatti, dalle ore 21.30 in Piazza Cavour sarà allestito un vero e proprio set, dove avranno luogo le riprese che saranno aperte anche a chi, pur non facendo parte del cast, volesse partecipare al corto (come comparsa basta iscriversi sul sito www.dàmatrà.it, fino ad esaurimento posti).
Gli attori protagonisti di “Dàmatrà” sono volti noti del territorio come il Maestro e Cavaliere Gian Paolo Belotti, Il cuoco ed ex consigliere regionale Pierluigi Toscani, il bibliotecario Dott. Ivano Bianchini e Laura Besana. La storia – e non poteva essere altrimenti – riguarda la città di Rovato, cuore pulsante della Franciacorta e i rovatesi che si preparano per accogliere l’arrivo di una star, sulla cui identità e veridicità aleggia un velo di mistero e non è dato sapere. I luoghi del set saranno Piazza Cavour, luogo nevralgico, centro culturale e punto di ritrovo ideale della movida rovatese, via Castello e altri luoghi caratteristici del centro storico. Direttore artistico del progetto e regista è Carlo Leo Ferrari, affiancato da un team di esperti come Alessandro Milini (Albatros Film), Riccardo Rossini (JPC Sound Factory), Sergio Begni (Make Up Artist) e con la partecipazione straordinaria di Giorgio Locatelli dell’associazione Teatro Macelleria Locatelli.
“Dàmatrà – ha sottolineato il regista del corto Carlo Leo Ferrari – è il cinema inteso come momento di aggregazione sociale, quasi un’ode alla piazza che tanto contraddistingue la nostra cultura Italiana e che ognuno vive a modo suo. Grazie alla mia professione, ho scoperto molte similitudini tra i Socials e la piazza come ideale. Il corto nasce dal ricordo di quando tutto era deserto e sta vivendo grazie all’intraprendenza e apertura di chi sta partecipando al progetto, a cui va il mio più profondo ringraziamento”.
L’iniziativa è stata accolta favorevolmente dall’amministrazione comunale di Rovato e dalla Banca di Credito Cooperativo di Brescia che contribuiscono al progetto nonché da una serie di aziende, realtà commerciali e associazioni rovatesi che non hanno fatto mancare il proprio contributo.