Con una nota, Laura Castelletti – candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni comunali del 14 e 15 maggio – ha sintetizzato le sue proposte per il rilancio di Brescia sul versante della musica. La riportiamo integralmente.
ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO
Brescia città della musica? Sì grazie!
“La musica e le culture, anche quelle underground, – dice Laura Castelletti – sono uno strumento prezioso per la promozione della città e sono uno dei tratti caratteristici di tutte le città europee. C’è una Brescia, quella che da qualche anno vive il centro della città anche come luogo di incontro e scambio culturale, che deve molto al mondo dei “musicisti”, dei “festival”, dei “gestori di locali live”, degli “animatori di spazi informali”. Tutti protagonisti della vita culturale della città che nel corso degli anni hanno saputo creare una comunità.
Energie spontanee e creative che hanno contribuito a svelare una Brescia nascosta fatta di luoghi capaci di attrarre nuova cittadinanza giovanile e di infondere un nuovo senso di appartenenza. Sono gli spazi dove si radicano identità e dove la città si sprovincializza: questi luoghi inclusivi abbattono barriere generazionali e stimolano creatività diffusa. Brescia è divenuta, senza accorgersene, uno dei centri urbani più importanti per alcuni settori della musica giovanile italiana: la musica “indie”, il “rap” e la “trap”, la musica classica e lirica, tramite il Conservatorio (per importanza, secondo solo a quello della metropoli Milano), il “Festival pianistico di Bergamo e Brescia”, la “Festa dell’Opera”, oltre che il jazz con la presenza di “Jazz on the road”, di Indica e della “Grande notte del Jazz” a cura del Teatro Grande”.
“La città musicale – continua Castelletti – genera aggregazione sociale, arricchimento culturale e indotto economico, l’abbiamo visto con la Festa della musica. Per questo nel nostro programma lanciamo la città della musica, per soddisfare la crescente richiesta di spazi in cui esibirsi dei moltissimi giovani bresciani che scelgono la musica come svago o come professione. Per aggiungere un ulteriore strumento alle iniziative mirate a far fronte al crescente disagio tra i giovani, e in particolare degli immigrati di seconda e terza generazione che faticano a trovare il senso di appartenenza alla comunità locale. Per stimolare artisticamente e formare professionalmente i più giovani gettando le basi di una nuova generazione di professionisti della musica. Per dare visibilità, riconoscimento e opportunità di lavoro alle tante professionalità che nel tempo hanno reso Brescia unlaboratorio musicale invidiato in molte città italiane”.
“La nostra proposta è quella di aprire il Centro musicale bresciano. Un progetto che, tramite una sinergia pubblico – privato, investa sul futuro di bambini, adolescenti e giovani adulti, con lo scopo di stimolarli alla creatività e contribuire alla loro formazione in ambito musicale. Un luogo fortemente interconnesso con le Scuole e con le Biblioteche cittadine proprio per poter contribuire allaformazione culturale dei più giovani. Vogliamo realizzare una struttura polifunzionale che ospiterà Studi di registrazione digitali, Auditorium indoor e outdoor e sale dove svolgere incontri, workshop e corsi su tematiche musicali, una web radio attraverso la quale diffondere la musica bresciana. Vogliamo che questo centro musicale sorga in un’area periferica della città con un alta incidenza di popolazione di origini straniere per poter utilizzare la forza aggregativa della musica come strumento di integrazione sociale”.
“Vogliamo inoltre potenziare lo Sportello della Musica, fornirgli gli strumenti perché sia in grado monitorare, coordinare e promuovere tutte le attività pubbliche o private, associative o imprenditoriali che ruotano intorno al mondo della musica, con una particolare attenzione rivolta ai nuovi fenomeni come il “Turismo Musicale”.
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