Truffa, foto generica da Pixabay
Anche nel bresciano sono sempre più numerosi i casi di truffa che passano dagli annunci di vendita dei portali di settore con annunci di compravendita. Il copione può essere differente: si va dalla vendita di beni (pellet o costose consolle da gioco) che non vengono mai consegnati fino alla richiesta di anticipo di denaro sulle spedizioni (sia in vendita che in acquisto), passando per raggiri più complicati in cui i venditori vengono guidati fino allo sportello bancomat per le operazioni di incasso e poi si ritrovano il conto svuotato.
Uno dei tentati raggiri in cui può incappare chi vende beni online è quello di cui diamo conto di seguito, partendo dall’esperienza di un nostro lettore residente in Franciacorta.
Il lettore ha messo in vendita su uno dei principali mercatini del web alcuni mobili e, dopo poche ore, si è trovato un messaggio in cui gli venivano chiesti dettagli aggiuntivi (foto, misure), oltre a uno sconto sul prezzo. Il venditore, quindi, ha risposto al potenziale compratore, chiedendo un numero di cellulare per poter proseguire la trattativa a voce. Tutto normale, in apparenza. Ma la replica dell’acquirente – che ha allegato spontaneamente anche il documento di identità di un (ignaro) cittadino francese – è stata questa:
“Ciao ne ho parlato con mia moglie e siamo d’accordo sull’acquisto abbiamo visto tutto sul sito e siamo felici di fare questo acquisto. Ma il problema è che siamo ora in Africa per mio lavoro, quindi penso che possiamo procedere come segue: prima faccio il pagamento e poi ci mettiamo d’accordo per il ritiro, per il pagamento va bene un bonifico bancario e una volta i soldi sul vostro conto ti faccio contattare dal corriere FedEx per passare all’indirizzo vostra a mie spese per il ritiro . Mi sono informato è possibile per loro di procedere anche all’imballaggio prima del ritiro. Se non ci sono problemi possiamo concludere. Mandami i dettagli per il bonifico anche l’indirizzo esatto per il ritiro e il vostro numero di telefono per fare il bonifico e poi procedere con il ritiro”.
Il messaggio, a parte descrivere una situazione non comune, non sembra nascondere particolari insidie. Il cliente è pronto a pagare tutto in anticipo. In realtà le cose non stanno così.
Il copione è quasi sempre lo stesso. Il compratore – dimostrando una certa fretta – si dice pronto a mandare uno spedizioniere per ritirare una merce, effettuando prima un bonifico o pagando con Moneytransfer. Ma poi ricontatta la vittima affermando che il pagamento è stato bloccato dalla banca per questioni legate allo sdoganamento o alla spedizione, affermando che è necessaria una piccola somma (solitamente 150-200 euro) per far ripartire la procedura. Quindi chiede al venditore di versare metà della somma. E poi – sistematicamente – ricevuto il denaro sparisce.
Il nostro lettore, insospettito, ha interrotto la conversazione e non è cascato nel tranello. Ma basta documentarsi per capire che a molti sul web è andata decisamente peggio.
Il consiglio è sempre quello di non anticipare denaro, soprattutto se si sta facendo un’operazione di vendita. Utile, poi – di fronte ad atteggiamenti sospetti o a un eccesso di fretta del potenziale acquirente – può essere fare ricerche su Google sulla mail e sul nome del compratore o più semplicemente sulle modalità d’azione. Nel caso i dubbi persistessero ci si può rivolgere a un’associazione consumatori o direttamente alla Polizia postale.
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