🔴 “Lega, razzismo fascista”, i giovani padani protestano: fuori la politica dall’Università Cattolica
Nella mattinata di oggi, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, si è tenuto un presidio organizzato dalla Lega Giovani di Brescia per chiedere lo stop alla propaganda politica nelle aule universitarie.
“Nella presentazione power point di un corso della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia – spiega in una nota Luca Toller, coordinatore cittadino del movimento giovanile del Carroccio. – la Lega è stata accusata di fascismo e di razzismo per presunti fini didattici: si legge infatti che «La posizione di Salvini sintetizzata nello slogan “prima gli italiani” attualizza il razzismo d’epoca fascista, che connetteva le categorie di razza, popolo e nazione» e che «La formula vincente di Salvini, “Prima gli italiani”, esprime il senso ultimo del razzismo italiano che si fonda sull’idea di stampo fascista di una unità nazionale costruita anche attraverso la contrapposizione razziale rispetto all’”altro straniero” secondo la quale, anche oggi, il cittadino può e deve accampare più diritti dell’immigrato».
“L’attacco – prosegue Toller – sferrato ad un partito politico che compete legittimamente nel gioco democratico e che gode di ampio consenso nel Paese non si attaglia all’imparzialità che dovrebbe essere propria delle aule universitarie. L’intransigente opposizione al fenomeno dell’immigrazione clandestina non scaturisce da un riprovevole sentimento di superiorità razziale, ma si fonda sulle istanze di sicurezza e di contrasto al degrado promananti dalla società. Inoltre lo slogan «Prima gli italiani» comprende anche tutti coloro i quali, pur essendo di origine straniera, abbiano legalmente ottenuto la cittadinanza: ciò inficia radicalmente la tesi presentata.
Benché si tratti di un episodio isolato, auspichiamo che l’Ateneo prenda le distanze dalle succitate frasi, tanto inadeguate quanto grossolane. Riteniamo – conclude il coordinatore cittadino della Lega Giovani – che l’Università debba essere un luogo aperto al «politeismo dei valori» e all’analisi critica, non alla trasmissione unidirezionale e propagandistica di opinioni politiche personali spacciate per scienza.”
Sul punto è intervenuto anche Riccardo Ognissanti, coordinatore regionale di Siamo Futuro, movimento universitario della Lega : “In Università è più che giusto insegnare politica, con i nobili obiettivi di far appassionare i giovani alla cosa pubblica e formare una generazione di laureati coscienziosa del passato e consapevole del presente. Tuttavia, in questo caso, è stata fatta solamente propaganda, priva di contenuti. – Ognissanti continua – La cosa peggiore è che la persona che ci ha segnalato quanto avvenuto durante la lezione si è sentita inadeguata. In quel momento gli hanno insegnato che gli ideali in cui crede e in cui si rispecchia oltre ad essere sbagliati sono addirittura immorali – Conclude – Sentir sostenere che alcuni partiti siano fascisti e insultare alcuni capi politici, purtroppo, mi duole dirlo, è diventata una retorica poco fantasiosa, inaccettabile è che venga insegnato nella casa del libero pensiero per eccellenza, l’università, e da chi dovrebbe trasmettere il sapere in modo imparziale, un docente.”